Presentazione libro Un serpente di giugno | 11 Maggio – Cineteca Bologna

Nel casto e asettico ménage tra una psicologa e il marito ossessionato dall’igiene si insinua un ex paziente della donna che la ricatta, costringendola a prove che ne liberano la libido repressa. Progetto a lungo meditato da Shin’ya Tsukamoto, è un condensato delle ossessioni dell’autore, avvolto da una virtuosistica luce virata al blu che illumina una storia in cui le malattie del corpo e dell’anima sono inscindibili.

Prima della proiezione, presentazione del libro Un serpente di giugno di Shin’ya Tsukamoto (Marsilio, 2022) alla presenza del traduttore italiano Francesco Vitucci (Università di Bologna) e Alessandro Passarella (traduttore freelance).

L’evento, in collaborazione con Libreria Trame, si terra’ presso la sala Scorsese del Cinema Lumière [Piazzetta P. P. Pasolini, 2/b, 40122 Bologna BO], in data 11 Maggio alle ore 17:45.
Il biglietto e’ acquistabile presso il seguente link; il costo del biglietto include la presentazione del libro e la proiezione del film in giapponese con sottotitoli in italiano, della durata di 77 minuti ca.

Ca’ Foscari Short (12ª edizione) | 4-7 maggio 2022 | Diffuso a Venezia

Il Ca’ Foscari Short Film Festival è il primo festival di cinema in Europa gestito da studenti universitari guidati da una commissione di docenti di studi sul cinema e professionisti del mondo dello spettacolo con la direzione artistica e l’organizzazione generale di Maria Roberta Novielli. La nostra iniziativa, il cui cuore è un concorso internazionale aperto a studenti di cinema di tutto il mondo, è divenuta un importante punto di riferimento nell’ambito della ricerca sulla multimedialità. Promuoviamo la diffusione degli sviluppi più rilevanti della cinematografia e della comunicazione transmediale, collaborando con autorevoli scuole di cinema e distributori internazionali. Ogni anno ospitiamo produttori, studiosi, registi e attori di alto rilievo su scala mondiale nella nostra giuria e come ospiti speciali.
Il vasto programma dell’evento e’ consultabile premendo qui.

Durante l’evento saranno presenti due grandi autori del cinema giapponese contemporaneo; il primo è Shin’ya Tsukamoto, regista di culto che presentera’ il suo nuovo romanzo “Un serpente di giugno“, il relativo film verra’ invece proietatto durante l’evento di pre-apertura, insieme a due opere della regista Yukiko Mishima, nome più recente della cinematografia giapponese. Dal 2009 si e’ dimostrata come una delle voci femminili piu’ interessanti degli ultimi anni, tra le sue opere piu’ recenti verra’ proposto Shape of Red, uscito nel 2020 e tratto da “Red“, romanzo dello scrittore giapponese Shimamoto Rio.

In particolare, vorremmo evidenziare la presentazione, alle ore 12:00 della giornata del 6 Maggio, del sopraccitato libro A Snake of June di Tsukamoto Shin’ya; per partecipare, e’ necessario prenotarsi presso il seguente link.
L’autore sarà intervistato da Francesco Vitucci, traduttore del romanzo pubblicato da Marsilio, in seno all’evento di presentazione del libro.

 

 

 

Macbeth in giapponese al Teatro No’hma [Milano] | 4 & 5 Maggio ore 21

Testo: William Shakespeare
Traduzione: Tsubouchi Shôyô
Regia: Nakagome Yuuri
Musica: Yoshida Takashi
Drammaturgia: Miyagawa Mariko
Scenografo: Kitayama Seiko

Un originale Macbeth in stile “Noh contemporaneo” che attraverso gli eccessivi costumi che esasperano la moda anni ’80, i divertenti toni dei dialoghi giapponesi e la combinazione del trucco con le espressioni facciali, rendono questa “tragedia” un originale spettacolo che vuole mette in risalto il lato umoristico/triste dell’opera che la compagnia SYAKE-SPEARE di Tokyo, per la prima volta in Italia, reinterpreta in modo unico e originale.

Libera dalle nozioni preconcette di genere e teatralità, la compagnia SYAKE-SPEARE gioca con il testo di Macbeth portando in scena un grande numero di personaggi con un’impressionante gamma vocale, grazie anche al suono della lingua giapponese, reinterpretando in modo originale una delle grandi tragedie di Shakespeare.

In presenza con prenotazione obbligatoria e posti contingentati; in streaming sul sito www.nohma.org
Per maggiori informazioni, e’ possibile consultare il sito web del Teatro No’hma premendo qui; inoltre, per richiedere il vostro biglietto gratuito, per le date 4-5 Maggio, vi invitiamo a visitare la seguente pagina web, premendo qui.

Far East Film Festival 24 – giorno 4

Come già accennato, ci troviamo a Udine per il Far East Film Festival e abbiamo deciso di portarvi con noi parlandovi  delle proiezioni alle quali assisteremo. Essendo il festival un importante trampolino di lancio per cineasti riconosciuti ed emergenti dell’estremo Oriente, vi parleremo anche di pellicole esterne al panorama cinematografico giapponese. Le proiezioni della nostra quarta e ultima giornata vi porteranno tra le montagne della Corea del Sud e sul luogo del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il Giappone nel 2011.

ONE DAY YOU WILL REACH THE SEA, Nakagawa Ryūtarō – Giappone, 2022

Il triplice disastro dell’11 marzo 2011 ha portato con sé molte vittime tra cui Utsuki Sumire. In One day you will reach the sea, Kotani Mana racconta questa storia al pubblico con grande dolcezza e malinconia, dando la possibilità ad altri sopravvissuti di testimoniare dei loro cari persi durante la tragedia. Il regista Nakagawa Ryūtarō dà sfogo in questo modo anche alla sua esperienza personale. Colpito da una perdita connessa al disastro nei suoi anni universitari, mostra  una profonda empatia nella pellicola che usa come strumento per dare nuova vita alle vittime e una voce ai sopravvissuti.
Inserendo una vicenda personale, sebbene di fiction, Nakagawa riesce a processare il dolore condiviso, e a mostrare i lati più fragili dei personaggi, rappresentando dopo quasi 7 anni quello che negli anni immediatamente successivi al disastro, è stato troppo difficile da raccontare.
Kotani Mana e Utsuki Sumire, sono due personaggi nettamente diversi, così come lo sono le attrici. Già al tempo del casting, è stata prestata molta attenzione alle loro diverse caratteristiche: una forte vitalità e un fascino dolce ed espressivo  che insieme non possono che funzionare. Nel film vediamo come dal primo giorno di college in cui si sono conosciute,  il rapporto delle ragazze si approfondisce, fino a raggiungere sentimenti che superano una semplice amicizia. Tali  sentimenti  tuttavia non sono mai espressi nella loro interezza, e questa amarezza accompagna gli spettatori e Mana , in un commovente percorso in nome di Sumire per trovare finalmente chiusura.
In questa pellicola dalle triplici componenti di fiction, animazione e vita reale, il regista cerca una reazione nello spettatore, che viene a contatto con la storia e con il ricordo doloroso in modo più diretto di quanto sia  possibile in Giappone. Nakagawa infatti riflette anche sulla presenza di luoghi ed elementi  storici concreti che circondano la realtà italiana , spesso assenti invece in un contesto giapponese.  Cerca quindi  di analizzare la diversa risposta che una pellicola forte come questa può essere data da pubblici ben diversi, augurandosi allo stesso tempo una distribuzione sempre più capillare, probabilmente non lontana grazie  ad un buonissimo feedback iniziale

CONFESSION, Yoon Jong-seok – Corea del Sud, 2022

Come film di chiusura della ventiquattresima edizione è stato scelto Confession, di Yoon Jong-seok.

Un giovane businessman viene condannato per l’omicidio della sua amante. Dopo essersi visto ritirato il mandato di arresto per ritornare a processo, un’avvocata di successo decide di sentire che cosa ha da dire, svelando l’oscurità che si cela dietro il presunto killer. Yoon Jong-seok in questa prima italiana ci mostra un labirinto di specchi costruito sulla base di flashback e ricostruzioni ipotetiche, senza mai abbandonare l’affascinante grammatica del thriller-noir che molto bene si adatta alla rappresentazione di questo intricato caso di omicidio a porte chiuse.

Le riprese e la produzione della pellicola, seconda opera del regista sudcoreano, sono terminate due anni fa ma, per lo svuotamento delle sale dovuto alla pandemia ne è stato posticipato il rilascio. Confession, infatti, entra per la prima volta in sala al Teatro Nuovo di Udine, mentre,  rimane inedito in patria.

Il film è una rivisitazione del mystery thriller spagnolo Contratiempo distribuito in Italia da Netflix nel 2017. Nonostante lo snobismo col quale i remake vengono visti dalla critica cinematografica, in Corea del Sud questo genere sta raggiungendo livelli sempre più alti e questo film ne è la conferma. Nell’adattamento, racconta Yoon, fra le difficoltà incontrate c’è stata la perfezione e l’attenzione ai dettagli dell’opera originale ma per il regista non era importante arrivare a un prodotto in linea con la versione spagnola ma presentare angolature e  punti di vista assenti in quest’ultima. Fra le altre difficoltà, come trovare il giusto rapporto fra lo spazio e il tempo della narrazione, la più bizzarra è stata che, nonostante il film si dipani in un’unica nevosa notte invernale, la stagione delle riprese è la stata forse la meno nevosa dell’esperienza del regista.

Presente all’incontro era anche Won Dong-yeon, produttore acclamato al botteghino sudcoreano, che con grande sagacia ha presentato il regista di cui va molto fiero. È stato proprio Won a entrare in contatto con l’originale spagnolo durante un viaggio aereo Bruxelles-Seoul e, tornato in patria, consapevole del potenziale della sceneggiatura ne ha comprato i diritti. Il suo ironicamente millantato fiuto per i soldi gli ha anche permesso di mettere insieme un cast d’eccezione: So Ji-seob e Kim Yunjin, il presunto colpevole e la presunta avvocata sono una coppia in grado di creare una potente tensione che tiene lo spettatore incollato allo schermo. Fra gli attori presente anche Nana attrice e cantante, ex-componente del gruppo After School, che nel film ha modo di mostrare un’ampio spettro di emozioni grazie alle varie versioni della scena del delitto create dal potere performativo delle parole degli altri due.

L’incontro, poi, si è spostato sul cinema sudcoreano in generale e soprattutto sul suo futuro. Sia il regista che il produttore riconoscono l’impatto dei premi dati a Parasite, prima a Cannes nel 2019 e poi da parte dall’Academy nel 2020, e a Squid Game ai SAG Awards di quest’anno, ma anche quanto la fama in realtà non sia volta a raggiungere una conoscenza veritiera della cultura coreana ma a dare un’immagine distorta dal Paese. Il successo di questi prodotti ha comunque cambiato il punto di vista del pubblico che volge sempre di più l’attenzione al panorama sudcoreano. Il produttore Won si è anche espresso sul futuro della distribuzione di prodotti cinematografici che, a suo parere, si dividerà in due: i film blockbuster ricchi di effetti visivi e sonori manterranno le regolari uscite sui grandi schermi mentre prodotti più artistici e studiati preferiranno la distribuzione via streaming.

Entrambi hanno salutato la stampa annunciando lavori in corso di produzione, Won continuerà con adattamenti, soprattutto da Webtoon, mentre Yoon si rimetterà all’opera per tornare al più presto a Udine.

Così si conclude la nostra esperienza al Far East Film Festival di Udine, vi ringraziamo per averci seguiti. A presto!