Tremble All You Want (2017)

勝手にふるえてろ

di
Oku Akiko 

Yoshika (Matsuoka Mayu) ha 24 anni, è una ragazza normale con un lavoro, un appartamento, degli amici. La sua vita però non è definita da queste cose: tutto ciò a cui riesce a pensare è il suo amore del liceo, soprannominato Ichi (letteralmente, numero uno). Questi è il suo principale argomento di conversazione, il suo chiodo fisso, non importa che non lo abbia visto ormai da diversi anni. Al bar con la biondissima cameriera, sul bus con la signora seduta a fianco, col simpatico pescatore sotto al ponte, tutti sono entusiasti di parlare di Ichi e di quanto sia perfetto. In realtà, i due si saranno scambiati al massimo due parole. Yoshika però stringe e difende con gli artigli questa idea della sua prima cotta che si porta avanti dal liceo, tanto da non aver mai avuto una relazione. Accetta solo di uscire con un collega di lavoro che rinomina Ni, letteralmente numero due, una sorta di seconda scelta, un eterno secondo;  la competizione in cui Ichi e Ni sono costretti nella mente della protagonista non può che essere vinta dal numero Uno, idealizzato come un angelo perfetto e luminoso, contro un impacciato e, a tratti, sgradevole ragazzo reale.

Messo in questi termini, sembra che stiamo parlando della solita commedia romantica a cui siamo tutti abituati da tempo. In realtà, il film è ricco di simbolismo e false apparenze, il tutto avvolto da uno strato di ironia e comicità che, man mano, svela l’amara verità di fondo. In un momento musicale nella seconda parte della pellicola, Yoshika ammette finalmente a se stessa e a tutti noi ciò che non era ancora riuscita ad accettare, mostrandosi profondamente insicura, timida e problematica ma vedendo anche per la prima volta il mondo per come è veramente. Questa rinnovata consapevolezza sarà fonte di preoccupazioni e momenti di crisi ma anche il motore principale della seconda parte del film che ci guiderà verso il climax del finale.

Una commedia romantica dall’insolito vigore e dai risvolti inaspettati, con personaggi ben caratterizzati e dalle tematiche spesso toccanti, che tuttavia non si esime certo dallo svelare il suo lato più leggero e comico con sketch e dialoghi molto divertenti. Ci siamo commossi per la dolcezza e la profonda ingenuità con cui Yoshika affronta le difficoltà ma abbiamo anche riso tanto della goffaggine di Ni e dei pittoreschi personaggi che popolano questa storia, uscendo dalla sala con un sorriso e sommersi letteralmente da un mare di applausi per una commedia romantica un po’ diversa che eccelle e si fa largo nel nostro cuore e in quello dei presenti al FAR EAST FILM FESTIVAL, da non perdere.

Jacopo Corbelli e Marco Manfroni