Nulbarich è una “band” che possiede tuttavia un unico membro fisso: il cantautore JQ (Jeremy Quartz, in foto). Il nome è una parola portmanteau che starebbe per “null but rich”, che andrebbe interpretato con il significato di “essere soddisfatti anche senza possedere niente”.
Il gruppo fa la sua entrata sulle scene musicali nel vicino 2016 con il singolo “Hometown”, seguito poi dall’album “Guess Who?” uscito pochi mesi dopo. Il lavoro riscontra già dall’inizio un buon successo commerciale (oltre 25.000 copie vendute). L’album è inoltre rimasto nella classifica di Oricon (la Billboard giapponese) per ben 56 settimane, consolidando l’ottimo debutto del gruppo. Le sonorità dei Nulbarich sono varie, spaziando dal funk al pop e dal rock al jazz.
2ND GALAXY
Mini album del 2019, è un lavoro che è uscito abbastanza in sordina rispetto ai precedenti progetti quali “Guess Who?” e “H.O.T.”. Lo stile post-punk dalle sonorità funk di Nulbarich si identifica perfettamente in ogni brano, ma anche gli amanti delle armonie un po’ techno riceveranno soddisfazioni durante l’ascolto. Attenzione ai testi, che si snodano tra inglese e giapponese (sì, all’interno dello stesso brano). Nulla di strano in fondo: per i Nulbarich i testi “poliglotti” sono la prassi da sempre. Il risultato che si ottiene è particolare ma sempre apprezzabile, poiché il contrasto dato dai suoni delle due lingue non disturba, anzi, contribuisce a dare ancora più esoticità al lavoro.
8 i pezzi totali, dei quali 6 “effettivi” accompagnati da un intro e un outro.
Vere perle dell’album sono le tracce “Twilight” e “Lost Game”, ovvero il brano iniziale e finale.
Twilight
Subito dopo l’intro musicale molto lenta e rilassante, veniamo catapultati nel coinvolgente ritmo funk di “Twilight”, che ci offre un arrangiamento particolarmente moderno e un testo che, strofa dopo strofa, vi entrerà in testa come un tormentone.
Lost Game
La pseudo-ballata dell’album, quella che aspira a colpirvi col testo struggente.
Ben si sposa la melodia, iniziando lenta con questo piano malinconico e la sola voce di JQ quasi fosse un pezzo acustico, per poi esplodere nel ritornello dalle sonorità molto alla “Imagine Dragons”. Sì, qui il funk si perde, ma il risultato è comunque ineccepibile.
Piccola curiosità: il brano “Lost Game” è diventato anche la colonna sonora del film d’animazione del 2020 “HELLO WORLD”. Il video musicale è stato composto proprio con degli spezzoni della pellicola.
I due pezzi rappresentano senza dubbio i due apici del mini album, aprendolo e chiudendolo al meglio. Lodevole anche il fatto che questi siano così diversi tra di loro, andando a creare atmosfere quasi agli antipodi ma comunque sullo stesso (altissimo) livello. Nel mezzo del progetto, invece, i brani perdono un po’ lo smalto dei due sopracitati, offrendo comunque arrangiamenti interessanti e orecchiabili, spaziando dalle sonorità più smooth di “Look Up” (che forse è quella che più si distingue tra le “mediane”) al techno-indie di “Rock Me Now”.
Conclusioni
2ND GALAXY è un lavoro ben strutturato, concreto e dalle varie sfumature di stile. Forse il salto che si ha tra gli estremi ed il centro del mini album può far storcere il naso a chi si sarebbe immaginato un prodotto sempre sullo stesso livello (alto) canzone dopo canzone. Ciò non toglie che comunque il distacco non è così marcato, e ogni brano risulta comunque godibile anche per orecchie più esigenti in cerca delle sonorità tipiche dei Nulbarich.
— recensione di Calzati Matteo.
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