Se i gatti scomparissero dal mondo

Autore: Kawamura Genki

Titolo originale: 世界から猫が消えたなら

Editore: Giulio Einaudi Editore

Traduzione: Anna Specchio

Edizione: 2019

Pagine: 176

Se i gatti scomparissero dal mondo è la storia assurda di un uomo semplice, un postino che vive solo con il suo amato gatto e che un giorno si decide ad andare dal dottore a causa di un insistente e doloroso mal di testa. Lì gli viene detto ciò che nessuno di noi vorrebbe mai sentirsi dire: sta per morire. Il mal di testa è infatti il sintomo di un tumore silente ormai all’ultimo stadio. Nessuno può sapere con certezza quanto ancora gli resterà da vivere, ma di certo non molto.

Inizia così tragicamente la storia del nostro protagonista, che per tutto il libro resterà senza nome. La storia che ci viene raccontata non è però interamente tragica, anzi, fin dalle prime pagine tutto sembra risollevarsi con l’entrata in scena del più inaspettato dei personaggi: il Diavolo. Certo, non è il Diavolo che ci aspetteremmo; infatti da subito il protagonista decide di ribattezzarlo “Aloha”, per via delle sgargianti camicie hawaiane che indossa.

In ogni caso, essendo il Diavolo, ovviamente propone al nostro protagonista di risolvere l’imminente problema della sua morte con un patto apparentemente semplice: ogni sera egli dovrà decidere di far scomparire qualcosa dal mondo e in cambio potrà guadagnare un giorno in più di vita. Giudicando il patto vantaggioso, il protagonista decide di accettarlo, ma le scelte riguardo le cose da far scomparire sembrano ogni giorno più difficili e anche le cose più piccole scatenano nel libro – e nel lettore – grandi riflessioni.

Il nostro protagonista si trova quindi ogni giorno a dover pesare il valore della propria vita e quello di una qualunque altra cosa e decidere quale sia più importante. Ma c’è qualcosa di più importante della vita? All’inizio sembra di no, qualunque prezzo sembra accettabile per un giorno in più su questa terra… Eppure ogni oggetto per quanto piccolo, sembra portare con sé innumerevoli ricordi. Non sono forse proprio le cose più piccole e semplici, quelle che sembrano le più superflue, quelle che ci mancano di più quando spariscono?

Se i gatti scomparissero dal mondo è una lunga riflessione, più che una breve storia, sul senso della vita e delle cose che ne fanno parte, sviluppata attraverso gli occhi di una persona che, come tutti, pensa di avere molto tempo a disposizione per fare molte cose e deve invece fare i conti con la realtà: tutto è limitato, anche la nostra vita su questa terra e “per ottenere qualcosa, bisogna sacrificarne un’altra” come viene ripetuto più volte. Il momento per arrivare a tutte queste conclusioni però, arriva sempre troppo tardi, quando l’occasione di vivere davvero, di amare davvero, l’abbiamo già perduta.

Nonostante possa sembrare un libro deprimente, il ritmo è veloce e il tono leggero. Il protagonista è un uomo talmente comune che è quasi impossibile non immedesimarsi e il messaggio che ci rimane è comunque un messaggio di speranza: un invito a vivere la vita pienamente, godendo di ogni momento, di ogni relazione e di ogni piccola cosa finché ne abbiamo la possibilità.

 

— recensione di Giulia Zeni.