Il film che vi presentiamo oggi è Akunin, malvagio, un giallo del 2010 tratto dall’omonimo romanzo noir dello scrittore Yoshida Shūichi, e diretto dal regista coreano, naturalizzato giapponese, Lee Sang-il. Il protagonista è il giovane Shimizu Yūichi che, abbandonato dalla madre in tenera età, ora si prende cura dei nonni che lo hanno cresciuto come se fosse suo figlio in un decadente villaggio di pescatori di Nagasaki.
Yūichi si sente solo e, in cerca di compagnia, conosce su un sito di incontri Ishibashi Yoshino, una giovane impiegata di un’agenzia assicurativa di Fukuoka. La donna capisce di poter approfittare di lui chiedendo di essere pagata per i loro incontri ma è in realtà interessata a Masuo Keigo, un ricco universitario della città.
Una sera Yoshino, infatti, nonostante si fosse organizzata per incontrarsi con Yūichi, si imbatte per caso in Keigo e, scaricato il primo, che aveva guidato per ore solo per passare del tempo con la ragazza, sale in macchina con il facoltoso studente che in realtà si dimostra essere poco interessato a lei. La mattina dopo, però, verrà ritrovato il cadavere della giovane vicino a una sperduta strada di montagna e una nuova conoscenza arrichirà la vita di Shūichi.
È sulle commoventi note della colonna sonora composta da Hisaishi Jō che si snoda il pluripremiato racconto che esplora le complesse questioni della responsabilità morale, dell’ipocrisia della condanna sociale e dei limiti della responsabilità individuale. Tra i numerosi premi che ha ricevuto ricordiamo il premio per migliore attrice al Montréal World Film Festival del 2010 e numerosi premi al Japan Academy Prize del 2011.
La pellicola non ha come fine scoprire chi ha compiuto il delitto ma come esso è stato compiuto.
Se volete sapere cosa è accaduto a Yoshino e cosa succederà agli altri personaggi vi invitiamo a guardare Akunin con l’associazione Takamori qui!
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