Autore: Yokomizo Seishi (横溝 正史)
Titolo originale delle 2 opere raccolte: 黒蘭姫/香水心中
Editore: Sellerio editore Palermo
Traduzione: Francesco Vitucci
Edizione: 2022
Pagine: 192

Yokomizo Seishi (Kobe 1902-Tokyo 1981) dopo aver lavorato nella farmacia di famiglia e in seguito come giornalista letterario, negli anni Trenta del Novecento iniziò a pubblicare i primi romanzi. Con le sue trame di misteri ottenne un grande seguito di lettori divenendo in Giappone modello della crime story. La sua fama raggiunse l’apice negli anni Settanta grazie alla saga della famiglia Inugami che lo consacrò definitivamente dandogli anche il soprannome di “John Dickson Carr giapponese”, facendo riferimento al suo autore preferito.

Nell’opera “Fragranze di morte” sono raccolti due romanzi gialli brevi, “L’Orchidea Nera” e il secondo, da cui prende nome il volume: “Fragranze di morte”. In entrambi i casi , a capo delle indagini troviamo l’ispettore di polizia Todoroki Daishi e l’eccentrico ma geniale detective privato Kindaichi Kōsuke, protagonista di molte delle altre vicende narrate da Yokomizo.

Nel primo romanzo, ci troviamo a Tōkyō nei grandi magazzini Ebisuya, e tutto parte dal reparto di gioielleria, quando l’apparizione di una misteriosa donna velata, si trasforma in pochi istanti in un omicidio. Tra identità nascoste, corruzione e passati che ancora perseguitano i personaggi, sarà proprio il detective Kindaichi ad entrare in scena con estrema lucidità e intuito per uscire da una situazione, in cui i conti non tornano.

In “Fragranze di morte” la scena si sposta da Tōkyō, per arrivare nella boscosa località di Karuizawa, nella prefettura di Nagano. In questo caso Kindaichi, accompagnato nuovamente da Todoroki, è convocato dalla ricca signora Tokiwa Matsuyo, abile gestrice dell’ “Impero delle essenze” Tokiwa, recentemente turbata da alcune vicende familiari che mettono a rischio l’eredità della gestione della preziosa impresa di famiglia. La trama è pervasa da storie di amanti, menzogne, colpi di scena e complicati intrecci , i quali in certi momenti metteranno in difficoltà anche l’abile detective, che verrà a conoscenza della verità in modo del tutto inaspettato, con un finale che lascia l’amaro in bocca.

In entrambi i romanzi, l’autore mostra chiaramente la sua grande abilità narrativa, riuscendo in poche pagine a fornire un quadro chiaro della situazione, accompagnando il lettore nell’investigazione, ma lasciando comunque irrisolto il mistero fino all’ultimo momento possibile. Yokomizo inoltre riesce a donare una profondità notevole ai personaggi, nonostante la brevità, che permette di immergersi nella situazione e nella lettura senza alcuna fatica.
In “Fragranze di morte”, un lettore può trovare tutti gli aspetti dei classici romanzi gialli, ma la breve raccolta si differenzia in quanto la violenza, le macchinazioni e le astuzie che pur sfociano in morte, ci risultano vellutate, quasi mediate da modi riguardosi; conseguenza del fatto che l’agile fluidità delle sue storie ci comunica anche sullo sfondo le abitudini quotidiane di una cultura elaborata e lontana.

 

—Recensione di Paolo Segala.