Aoba Ichiko è una cantautrice che si è imposta negli ultimi anni nella scena internazionale, in seguito al rilascio del suo album “Windswept Adan” nel 2022.
Prima della svolta Chamber pop della cantante, era conosciuta nella scena musicale per i vari album Folk che la contraddistinguevano con uno stile fortemente minimalista e performance che non uscivano mai fuori dal semplice assetto chitarra-voce.
Qp è l’ultimo album che conserva queste caratteristiche e allo stesso tempo l’album che ha fatto da crocevia per la carriera della cantautrice, rappresentando forse il lavoro che meglio dipinge il paesaggio sonoro dell’artista.
L’album si muove attraverso una fusione continua di sonorità folk ed ambient. La cantante si presenta con una voce angelica, calma e pacifica. Oltre a questo non c’è molto altro, ma nemmeno ce n’è bisogno. Non mostra abilità impressionanti in termini di performance vocali, tuttavia l’album è semplice, non cerca di attirare l’attenzione della gente, ma piuttosto di creare un ambiente etereo e pacifico e proprio per questo motivo il minimo sufficiente funziona alla perfezione.
La chitarra segue esattamente lo stesso processo di pensiero della voce, trasmette tranquillità senza mostrare alcuna abilità straordinaria, attraverso linee melodiche morbide ed eleganti che accompagnano perfettamente la voce.
L’atmosfera creata è molto leggera per quanto malinconica e l’album più che seguire una trama predefinita sembra essere più una raccolta di canzoni che condividono la stessa entità.
Questo è sia un pregio che un difetto: per quanto la semplicità della scrittura compositiva lo renda perfetto per un ascolto rilassato e disimpegnato, ascoltandolo più attivamente si ha l’impressione che le varie tracce finiscano col fondersi l’una con l’altra, rivelando la monotonia dell’album.
Qp resta, nonostante questo, un album d’alta qualità che permette, grazie anche ai testi che seguono i temi tipici di Ichiko Aoba, ovvero la natura e i suoi simboli, legati a vita, morte e spiritualità, di immergersi in un paesaggio sonoro senza tempo, in cui è possibile chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare per tutta la durata dell’album.
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