26 Novembre 2024 | Recensioni
Autrice: Onda Riku
Traduzione: Francesco Vitucci
Editore: Newton Compton
Edizione: 2024
Cinque donne, tutte loro scrittrici. Una casa a pianta esagonale. Le loro vite, tutte collegate a quella di una sesta persona: la rinomata scrittrice di gialli Shigematsu Tokiko, morta in circostanze sospette da ormai quattro anni, all’insaputa del grande pubblico.
Un giorno, trovatesi assieme nella Casa dell’Usignolo per commemorare la defunta signora Shigematsu, le cinque ricevono “uno splendido bouquet di gigli Casablanca con tanti piccoli fiori blu e arancioni“, contenente il messaggio “alle signore ospiti presenti in casa di Shigematsu Tokiko“, in cui si insinua che quest’ultima sia stata vittima di un atroce delitto.
È chiaro dunque che il mittente sappia molto della morte della signora Shigematsu: ma di chi si tratta, e perché ha inviato i fiori? Qual è il suo obiettivo?
Attraverso un’abile penna, Onda Riku dapprima abbozza, e man mano disegna le vite delle cinque donne, svelandone le via via sempre più fitte trame. Più sono le cose di cui si viene a conoscenza, più aumentano le domande. Shigematsu Tokiko si è suicidata? È stata forse la vittima di un assassinio? Si è trattata di una pura coincidenza?
Un romanzo che tiene col fiato sospeso, che narra di vicende protrattesi per tre giorni, descritte minuziosamente a mano a mano che si procede, in appena un paio di centinaia di pagine. Il romanzo perfetto da leggere con un blocco di appunti di fianco, cercando man mano di risolvere il caso a nostra volta: il lettore più abile noterà anche molti rimandi di natura simbolica, che esaspereranno l’effetto del finale, inquadrandolo nella sua piena e raffinata drammaticità.
Un romanzo denso e coinvolgente: si sarebbe quasi portati a definirlo un gioiello, tanto abilmente realizzato e tanto essenziale, ma non per questo privo di particolari di notevole fattura, il suo carattere.
Pubblicato da Newton Compton, il libro è disponibile da oggi in copertina rigida.
Recensione di Francesco Meco
17 Novembre 2024 | Recensioni
Autore: Lafcadio Hearn
Traduzione: Andrea Cassini
Editore: Rizzoli
Anno: 2024
“[Non credere che i sogni appaiano solo di notte, durante il sonno: il sogno di questo mondo crudele appare ai nostri occhi anche in pieno giorno]”
Poesia giapponese
Da Lafcadio Hearn, In Ghostly Japan
“Racconti del folklore giapponese” è un’antologia che raccoglie quarantaquattro racconti di Lafcadio Hearn, di cui nove mai apparsi prima in Italia, tradotti da Andrea Cassini, e affiancati da stampe artistiche di autori classici come Utamaro, Kuniyoshi e Hokusai.
Hearn fu uno scrittore e giornalista anglo-irlandese di origini greche naturalizzato giapponese. Arrivò in Giappone per lavoro attorno al 1890 ma ne rimane così affascinato che fu come l’inizio di una nuova vita. Arrivò anche a cambiare il suo nome in Koizumi Yakumo, prendendo il cognome della moglie Koizumi Setsu, che proveniva da una famiglia di samurai locali. Dedicò la sua vita alla divulgazione della cultura nipponica in Occidente facendosi portavoce del kokoro giapponese. Ha cercato di raccontare il Giappone attraverso uno sguardo, seppur non privo di bias, pieno di ammirazione e meraviglia.
È certamente riuscito nell’intento di trasmettere ai lettori la sua grande passione, rendendo possibile la fruizione di un patrimonio di miti e tradizioni appartenenti alla cultura giapponese. L’opera in un certo senso soddisfa tutte quelle che sono le aspettative del lettore occidentale, riportando un immaginario del Giappone che ci sembra quasi familiare.
“… Quel che ho cercato di descrivere è un kakemono – sarebbe a dire, un dipinto su seta giapponese, appeso alla parete della mia stanzetta- il cui titolo è Shinkirō, che significa “miraggio”. Ma i contorni di tale miraggio sono inconfondibili. Si tratta dei portali luccicanti di Hōrai, il luogo sacro, e quelli sono o tetti rischiarati dalla luna del palazzo del Re Drago: e la loro foggia seppur dipinta da un pennello giapponese odierno, è la tipica foggia delle cose cinesi di duecentomila anni fa…”
Ogni racconto è un mondo a sé stante, un piccolo cosmo racchiuso in poche pagine ma ricco di immagini e motivi che operano da filo conduttore tra i vari racconti. I protagonisti sono innumerevoli tra fanciulle, monaci, samurai, bellissime dame, ninfe, baku, mostri e piccoli demoni.
Si leggono storie di grande virtù come in Un dio vivente e storie d’amore a lieto fine come in La ragazza del paravento. La storia di Kwashin Koji narra di opere d’arte in cui dimorano spettri e Una leggenda di Tottori tratta di una delle più classiche storie di fantasmi in cui degli oggetti
diventano yōkai.
Le pagine scorrono velocissime ed è un libro molto piacevole da leggere specialmente grazie alla presenza delle stampe, che permettono di dare un volto ai vari personaggi e una forma ai mostri che popolano le storie. Merito della traduzione è l’aver reso la scrittura dell’autore in uno stile leggero, elegante e moderno.
È un’opera che ha il sapore del sogno.
“E mai una volta la conquisterete – perché lei è la luce fantasma di soli spenti da ere; perché è stata modellata dal battito di infiniti milioni di cuori divenuti polvere; perché la sua stregoneria è nata nell’interminabile flusso e riflusso delle visioni e delle speranze dei giovani, attraverso gli innumerevoli e dimenticati cicli del nostro incalcolabile passato”
Recensione di Monica Andreolla
27 Ottobre 2024 | Letteratura, Recensioni
Autrice: Shimazaki Aki
Traduzione: Cinzia Poli
Editore: Feltrinelli
Edizione: 2018
Yukiko è una ragazza appena adolescente al momento del bombardamento atomico di Nagasaki, il 9 agosto 1945. La suastoria si riverbererà sulle vite di tutte le persone che la circondano, perché, anche a sua insaputa, esse sono in qualchemodo coinvolte: Il Peso dei Segreti di Shimazaki Aki è unapentalogia che, attraverso dieci vite vissute, racconta un’unicastoria.
Le varie vicende si snodano gradualmente sullo sfondo di un Giappone nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, che ha sofferto il Gran Terremoto del Kantō del 1923, e che anzichéessere “pieno di contraddizioni e legato alle sue tradizioni” appare come un elaborato nesso di relazioni tra persone, avvenimenti e oggetti dal valore simbolico.
Una storia che parla della della pesantezza di portarsi dietro un segreto inconfessabile… in maniera assolutamente non pesante. I temi sono densi, ma la struttura è leggera.
La costante allusione a dettagli che legano storie cheapparentemente non avrebbero niente in comune rende il ritmostesso della narrazione estremamente scorrevole. In più, ognisingola scena è graficamente divisa dalle altre: un singoloepisodio significativo non dura più di cinque pagine. Un espediente che sostiene il ritmo narrativo, e che rende digeribilifatti complessi e fortemente interrelati.
Leggendo le prime frasi, ci si accorge immediatamente che non tutto è come sembra: si inizia a percepire una complessità di fondo, una tensione narrativa che non sarà rilasciata se non col finire del quinto e ultimo libro.
Tensione che è arricchita costantemente: ci si sente protagonistidei fatti, coinvolti in essi, come se il lettore stesso fosse uno deipersonaggi. Anche il lettore è protagonista: senza il suo sforzo di ripercorrere gli eventi, mettendo insieme i pezzi checombaciano, sembrerebbe di star leggendo cinque storieseparate.
Il tutto trarrà origine da un unico evento scatenante: l’assassiniodel padre di Yukiko, per mano… della stessa figlia. Tuttavia, un aspetto notevole della storia è che essa può essere letta (o riletta) partendo da qualsiasi dei cinque libri. Ogni libro equivale ad un punto di vista, che a sua volta ne include molteplici. Non c’èmodo di descrivere la complessità della trama scaturita dallapenna di Shimazaki se non come una serie di pezzi, addiritturabrandelli alle volte, di storie che man mano che si legge siincastrano sempre più perfettamente. La vita di Yukiko non è l’unica via percorribile per approcciarsi a questa storia, ma solo una delle tante.
Il Peso dei Segreti è un’opera tutt’altro che superficiale; è unastoria di donne, di uomini, di amori, di morte, di ricordo: è un libro, più di ogni altra cosa, estremamente umano.
Recensione di Francesco Meco
26 Ottobre 2024 | Musica
Noi di Takamori siamo lieti di annunciarvi il concerto voce, piano e violino “Tra il Bel Paese e il Sol Levante”, che si terrà domenica 1 Dicembre alle ore 16.00 al Teatro Mazzacorati.
Sul palco si esibiranno:
- Claudio Cirelli al pianoforte
- Yasuko Arimitsu come soprano
- Daniele Negrini al violino
Per informazioni e acquisto biglietti, potete scrivere a info@takamori.it
La vendita è aperta e i posti sono limitati. Affrettatevi!
Vi aspettiamo!
16 Ottobre 2024 | Letteratura, Rassegna
📅 22 novembre 2024, ore 18.30
📍 Centro Culturale Candiani, Mestre
Siete appassionati di gialli e di misteri da risolvere? Allora non potete perdere l’evento dedicato al maestro del poliziesco giapponese Yokomizo Seishi, con il suo celebre romanzo “Il detective Kindaichi e la maledizione degli Inugami“, edito da Sellerio. L’evento si terrà il 22 novembre 2024 alle ore 18.30 presso il Centro Culturale Candiani a Mestre.
Durante l’incontro, il traduttore, prof. Vitucci, ci guiderà attraverso le atmosfere avvincenti e i colpi di scena di questo classico della letteratura giapponese. Sarà un’occasione unica per immergersi nei segreti della famiglia Inugami, con il detective Kindaichi pronto a risolvere un caso intricato che ha appassionato lettori di tutto il mondo.
Partecipate a questo appuntamento con la letteratura per scoprire di più su uno dei più amati detective del Sol Levante, in un evento che unisce parole, traduzioni e un pizzico di suspense.
L’evento fa parte della rassegna “Ad Alta Voce“, dedicata ai racconti di chi le parole le ha scritte e di chi le ha tradotte.
Non mancate!
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