I back number sono un gruppo pop rock formato nel 2004 da tre compagni del liceo della prefettura di Gunma. Dal 2006, il gruppo è composto da Shimizu Iyori (voce e chitarra), Kojima Kazuya (basso e seconda voce) e Kurihara Hisashi (batteria).
La loro discografia è composta da otto album e numerosi singoli, tra cui due produzioni in particolare hanno contribuito maggiormente al loro successo: il singolo Christmas Song, al primo posto della classifica Billboard Japan Hot 100 nel 2015, e il loro album più famoso: Encore (アンコール), che ha raggiunto i primi posti fra i dischi più venduti del 2017.
Il loro ultimo album, MAGIC, di cui vi parleremo oggi, rappresenta in gran parte lo stile della loro produzione, ma introduce alcune novità che lo rendono particolarmente interessante.
Titolo: MAGIC
Anno di rilascio: 2018
Casa discografica: Universal Music Japan
Tracce: 12
Durata: 47 minuti
Tracklist
- 最深部
- Summer Wonderland
- 瞬き
- 明るい夜に
- Artist
- Old Fashion
- Loneliness
- 雨と僕の話
- Exhibition Death Match
- Monaural Fantasy
- Happy Birthday
- 大不正解
Nell’album si susseguono brani squisitamente rock, come 最深部 (Saishinbu), Artist, Loneliness o Exhibition Death Match nei quali la chitarra elettrica e la batteria sono protagoniste della creazione di un ritmo veloce, incalzante, e talvolta prevalgono rispetto alla voce in assoli che introducono o seguono il ritornello. I ritmi rock sono spezzati da brani come 瞬き (Mabataki), 明るい夜に (Akarui yoruni) o Old Fashion nei quali la presenza di questi strumenti si attenua, in uno stile più pop che lascia ampio spazio alla voce di Shimizu, a volte accompagnata anche da pianoforte e chitarra acustica, in particolare in 雨と僕の話 (Ame to boku no hanashi). Qui la voce acquista un ruolo fondamentale, ed è questo il brano nel quale possiamo apprezzare al meglio l’abilità del cantante nel continuo passaggio da voce di petto a voce di testa, attraverso il quale riesce a trasmettere alla perfezione tutta l’emozione racchiusa nel testo.
Questo alternarsi di rock, pop e ritmi più acustici è ciò che caratterizza la produzione dei back number, ma in questo album il divario fra i generi si fa molto più accentuato. Rispetto al loro disco più conosciuto, Encore, questa volta troviamo infatti una maggiore presenza di brani rock, nei quali le caratteristiche proprie del genere emergono in modo molto più evidente. Questi pezzi, sapientemente intervallati da ballate e melodie più soft, lo rendono un album incredibilmente vario, che sorprende l’ascoltatore canzone dopo canzone.
— recensione di Luca Levoni.
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