Autore: Yuzuki Asako
Traduzione: Bruno Forzan
Editore: HarperCollins
Anno: 2024
Rika è una giovane giornalista, incaricata di indagare su una donna, Kajii Manako, accusata di aver manipolato e successivamente ucciso diversi uomini, utilizzando come strumento di seduzione il cibo. Al fine di scrivere un articolo interessante e di farsi sempre più largo in un ambiente lavorativo dominato principalmente da uomini, intrattiene una corrispondenza con Manako, andando persino a trovarla più volte in carcere. Quest’ultima non ha intenzione di rivelare assolutamente niente, specialmente a una giornalista a cui stanno a cuore i diritti delle donne – Manako, infatti, disprezza qualsiasi cosa abbia a che fare con il femminismo e la parità di genere. Ciò che veramente l’appassiona e di cui parlerebbe volentieri è la cucina. Tante sono le ricette che suggerisce di provare a Rika, e quest’ultima obbedisce, vittima delle capacità manipolatorie della donna da un lato e curiosa di sapere cosa si cela dietro gli omicidi dall’altro. Quello che hanno in comune queste ricette, che spaziano dal dolce al salato, è un ingrediente in particolare: il burro. Per quale motivo Manako si è servita proprio del burro e di pasti preparati con amore per commettere un crimine tanto oscuro? Che cosa si nasconde realmente dietro tutto questo?
Tra interviste, confronti con la propria migliore amica e riflessioni personali, Rika verrà trascinata in un turbinio di esperienze e sensazioni, mettendo in discussione la propria morale e venendo a conoscenza di lati di sé che mai aveva indagato prima. Tra questi la ricezione – in parte cosciente – alla manipolazione, e persino la sfera sessuale. A fare da sfondo è la capitale nipponica contemporanea, ricca di spunti per ragionare su questioni attuali, che stanno interessando sempre di più una società in costante trasformazione.
Uno degli aspetti più affascinanti di Butter è la capacità dell’autrice di coinvolgere il lettore, tenendolo con il fiato sospeso in più e più occasioni, tramite un linguaggio semplice, ma preciso e sensoriale. La tensione nelle interviste di Rika a Manako in carcere e la descrizione dei piatti di cui l’assassina si è servita sono perfettamente tangibili, e non fanno altro che invogliare il lettore a voltare pagina per scoprire la verità.
Il libro si distingue anche per la profondità dei temi trattati. Yuzuki Asako ci invita, infatti, a esplorare le complessità delle relazioni umane e delle aspettative sociali. Lo si vede bene osservando l’evoluzione della protagonista, la cui vita scandita dalla solita routine viene messa a soqquadro dalla relazione con Manako. Tutte le sue certezze non sono più tali di fronte a una miriade di nuovi stimoli, che Rika decide di affrontare a testa alta per venire a capo di questo pluriomicidio mai visto prima. Questo la rende un’opera che non solo intrattiene, ma stimola anche una riflessione profonda.
Butter è perfetto per chi ama i romanzi che sfidano le convenzioni e lasciano il segno. È un libro che parla al cuore, alla mente e sicuramente anche al palato, un libro che fa sorgere mille quesiti e attiva la mente dei suoi lettori a spingersi sempre oltre. Se cercate un romanzo originale, che sfida misoginia e stereotipi e, perché no, che vi faccia fare un giro nella cultura gastronomica giapponese, Butter è la scelta migliore.
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