ONE OK ROCK (ワンオクロック)

 

IL GRUPPO

I ONE OK ROCK (ワンオクロック) sono una rock band giapponese formatasi a Tokyo nel 2005. Il gruppo è composto da quattro membri:

  • Taka (森内貴寬 Moriuchi Takahiro), voce
  • Toru (山下亨 Yamashita Tōru), chitarra
  • Ryota (小浜良太 Kohama Ryōta), basso
  • Tomoya (神吉智也 Kanki Tomoya), batteria

Il gruppo è nato grazie a Toru che, volendo formare un gruppo rock ai tempi delle superiori, chiese la partecipazione di Ryota come bassista, Alexander Reimon “Alex” Onizawa come chitarrista e Yu Koyanagi come batterista. Al tempo Taka faceva parte di un altro gruppo, che però lasciò per unirsi ai One Ok Rock.

Nel 2006 firmarono un contratto con la Amuse, Inc. e subito dopo Yu Koyanagi lasciò il gruppo per proseguire con la carriera di attore. Per quanto riguarda Alexander Reimon “Alex” Onizawa, fu annunciato che il gruppo avrebbe continuato senza di lui nel maggio del 2009, dopo che fu arrestato per molestie. Tomoya invece si unì al gruppo nel 2006, ma divenne un membro ufficiale solo quando debuttarono, nel 2007.

L’origine del nome ‘One Ok Rock’ è curiosa. Deriva infatti dall’inglese one o’clock, l’ora alla quale erano soliti trovarsi per provare. Nella lingua giapponese non c’è differenza tra i suoni delle lettere L ed R, per cui o’clock può essere pronunciato anche o’krock che diventò poi ok rock. Da qui nasce appunto il nome ONE OK ROCK.
Il gruppo ha continuato a sperimentare coi generi musicali nel corso del tempo, ma i principali sono l’alternative rock, l’emo, il post-hardcore ed il pop rock. Al momento il gruppo ha pubblicato nove album.

ALBUM

ゼイタクビョウ (Zeitakubyō)

  1. 内秘心書 (naihishinsho)                   
  2. Borderline
  3. (you can do) everything
  4. 夜にしか咲かない満月 (yoru ni shika sakanai mangetsu)
  5. 努努-ゆめゆめ- (yume yume)
  6. カゲロウ (kagerō)
  7. Lujo
  8. ケムリ(kemuri)
  9. 欲望に満ちた青年団 (yokubō ni michita seinendan)
  10. エトセトラ (et cetera)
  11. A new one for all, All for the new one

 

Zeitakubyō è il primo album del gruppo, pubblicato il 21 novembre 2007. L’uscita dell’album fu preceduta dall’uscita dei singoli 内秘心書 (naihishinsho) il 25 aprile, 努努 -ゆめゆめ- (yume yume) il 25 luglio, ed infine エトセトラ (et cetera) il 24 ottobre. Tutti e tre i singoli raggiunsero una buona posizione nella classifica Oricon.
Nonostante fosse il loro primo album, riscosse da subito successo catturando l’attenzione. Dopo la pubblicazione dell’album fecero il loro primo tour in Giappone.

I testi delle canzoni sono prevalentemente in giapponese con qualche verso in inglese. In questo album, il gruppo inizia a sperimentare, ma possiamo riconoscere i generi pop punk ed il post-grunge.

BEAM OF LIGHT

  1. 必然メーカー (hitsuzen maker)
  2. Melody Lineの死亡率 (melody line no shibōritsu)
  3. 100%(hundred percent)
  4. Abduction-Interlude
  5. 燦さん星 (sansan dama)
  6. 光芒 (kōbō)
  7. Crazy Botch
  8. Yap

BEAM OF LIGHT è stato pubblicato il 28 maggio 2008. La band non ha mai eseguito in live i brani di questo album perché lo considera come un album di crescita, di ricerca. Questo è percepibile ascoltandolo perché le canzoni presentano molta varietà di generi.

Anche in questo album i testi sono principalmente in giapponese ma aumenta la presenza dell’inglese. È inoltre presente una traccia totalmente in inglese, 100% (hundred percent).

感情エフェクト (Kanjō Effect)

  1. 恋ノアイボウ心ノクピド (koi no aibō kokoro no cupido)     
  2. どっぺるゲンガー (doppelganger)
  3. 皆無 (kaimu)
  4. 20 years old
  5. Living Dolls
  6. Break My Strings
  7. 存在証明 (sonzai shōmei)
  8. CONVINCING
  9. My sweet baby
  10. Reflection
  11. Viva Violent Fellow ~美しきモッシュピット~(utsukushiki mosh pit)
  12. JUST

 

感情エフェクト (Kanjō Effect) è stato pubblicato il 12 novembre 2008. Con quest’album il gruppo vuole affermarsi come rock band, infatti la sperimentazione nei suoni che era una costante degli album precedenti, lascia spazio ai suoni più duri del rock.

I testi sono in giapponese con qualche verso in inglese, ma in alcuni la presenza dell’inglese è preponderante. Alla fine dell’ultima traccia è inoltre presente una traccia nascosta, Bossa Nova.

Nicheシンドローム (Niche Syndrom)

  1. Introduction                                                               
  2. Never Let This Go
  3. 完全感覚Dreamer (kanzen kankaku dreamer)
  4. 混雑コミュニケーション (konzatsu communication)
  5. Yes I am
  6. Shake it down
  7. じぶんROCK (jibun rock)
  8. Liar
  9. Wherever you are
  10. Riot!!!
  11. アダルトスーツ (adult suit)
  12. 未完成交響曲 (mikansei kōkyōkyoku)
  13. Nobody’s Home

 

Nicheシンドローム (Niche Syndrom) è stato pubblicato il 9 giugno 2010, preceduto dal singolo 完全感覚Dreamer (kanzen kankaku dreamer), pubblicato il 3 febbraio e che raggiunse la nona posizione nella Weekly Oricon Chart (classifica settimanale Oricon). Quest’album segna un punto importante nella crescita del successo del gruppo, posizionandosi quarto nella classifica Oricon.
Quest’album rappresenta una sorta di rinascita, dove il gruppo vuole riaffermarsi dopo aver perso un membro.

In quasi tutti i testi la presenza di giapponese e inglese si equivalgono ma じぶんROCK (jibun rock) è completamente in giapponese e Never Let This Go è completamente in inglese. Questo è uno degli album più forti del gruppo, dove infatti il genere si sposta sul post-hardcore.

残響リファレンス (Zankyō Reference)

  1. Coda                                                   
  2. LOST AND FOUND
  3. アンサイズニア (answer is near)
  4. NO SCARED
  5. C.h.a.o.s.m.y.t.h.
  6. Mr.現代Speaker (Mr. gendai speaker)
  7. 世間知らずの宇宙飛行士 (seken shirazu no uchuhikōshi)
  8. Re:make
  9. Pierce
  10. Let’s take it someday
  11. キミシダイ列車 (kimishidai ressha)

 

 

残響リファレンス (Zankyō Reference) è stato pubblicato il 5 ottobre 2011, preceduto dalla pubblicazione dei singoli アンサイズニア (answer is near) il 16 febbraio, e Re:make/NO SCARED il 20 luglio. Con アンサイズニア (answer is near) vinsero il  premio come ‘Best Rock Video’ agli MTV Video Music Awards Japan nel 2012.
Per quest’album annunciarono un concerto di due giorni il 21 e 22 gennaio 2012 nella Yokohama Arena. Quest’ultima è l’arena più grande della regione del Kantō e il concerto andò sold-out.
La band inoltre annunciò il loro primo tour all’estero nel maggio e giugno del 2012, dove oltre al Giappone, si esibirono in Corea del Sud, in Taiwan e a Singapore.

Come nell’album precedente, la presenza nei testi di inglese e giapponese si equivalgono. Sono però presenti tre tracce completamente in inglese che sono: LOST AND FOUND, NO SCARED e 世間知らずの宇宙飛行士 (seken shirazu no uchuhikōshi). Quest’album è probabilmente il più “pesante” a livello musicale. Nelle canzoni spiccano suoni forti e caotici anche della voce del cantante, il tutto completato da un sottofondo armonioso.

人生×僕=(Jinsei Kakete Boku Wa)

  1. Introduction~Where idiot should go~                             
  2. Ending Story??
  3. ONION!
  4. Nothing Helps
  5. Juvenile
  6. All Mine
  7. Smiling down
  8. 69
  9. the same as…

 

人生×僕=(Jinsei Kakete Boku Wa) è stato pubblicato il 6 marzo 2013, preceduto dalla pubblicazione dei singoli The Beginning il 22 agosto 2012, e Deeper Deeper/Nothing Helps il 9 gennaio 2013. The Beginning è una della delle loro canzoni più  famose per la quale nel 2013 vinsero per la seconda volta il premio come ‘Best Rock Video’ e anche quello come ‘Best Video for a Film’ agli MTV Video Music Awards Japan, ed il premio ‘Best Your Chioce’ agli Space Shower Music Vide Awards.
Nell’ottobre del 2013 il gruppo andò in tour per la prima volta anche in Europa con cinque date, quattro delle quali andarono quasi subito sold-out. Nel 2014 annunciarono anche un tour in Nord America.

I testi delle canzoni sono in inglese ed in giapponese con una forte predominanza dell’inglese. Qui sono presenti quattro tracce completamente in inglese: Be the light, Nothing Helps, Juvenile e All Mine. In quest’album la musica si addolcisce ed è come se traccia dopo traccia, il gruppo volesse spronare chi ascolta ad avere un sogno e a fare tutto quello che è nelle loro capacità per realizzarlo.

35xxxv

  1. 3xxxv5                                                                                                                             
  2. Take me to the top
  3. Cry out (Video Ufficiale di Cry out (35xxxv DELUXE EDITION))
  4. Suddenly
  5. Mighty Long Fall
  6. Heartache
  7. Memories
  8. Decision
  9. Paper Planes(featuring Kellin from Sleeping with Sirens)                               
  10. Good Goodbye
  11. One by One
  12. Stuck in the middle
  13. Fight the night

 

 

35xxxv è stato pubblicato l’11 febbraio 2015, preceduto dalla pubblicazione del singolo Mighty Long Fall/Decision il 30 luglio 2014. Quest’album è quello che afferma il successo internazionale della band, raggiungendo il 28 febbraio 2015 l’undicesima posizione nella Billboard’s Heatseekers Albums. Raggiunse poi la 43esima posizione nella Billboard’s Indipendent Albums, la 23esima posizione nella Billboard Hard Rock Albums Chart (classifica Billboard degli album Hard Rock) ed infine la prima posizione nella Billboard World Albums Chart (classifica mondiale Billboard degli album). Nel luglio 2015 la band annunciò di aver firmato un contratto con la Warner Bros. Records, pubblicando poi la Deluxe Edition di 35xxxv interamente in inglese il 25 settembre 2015. La Deluxe Edition contiene due tracce aggiuntive:

14. Last Dance
15. The Way Back

Come nell’album precedente c’è una predominanza dell’inglese ma il giapponese è comunque presente. Le tracce Take me to the top, Suddenly, Paper Planes(featuring Kellin from Sleeping with Sirens), Good Goodbye e Fight the night sono interamente in inglese. Il genere di quest’album è l’alternative rock e in generale nelle canzoni è percepibile l’influenza americana, ma lo scopo del gruppo con quest’album, era quello di espandere la loro popolarità negli Stati Uniti. Tra i fan c’è chi lo ama e c’è a chi proprio non è piaciuto, definendo esagerata l’influenza americana.

 Ambitions (Japanese ver.)

  1. Ambitions -Introduction-     
  2. Bombs away
  3. Taking Off
  4. We are
  5. 20/20
  6. Always coming back
  7. Bedroom Warfare
  8. Lost in Tonight
  9. I was King
  10. Listen (featuring Avril Lavigne)
  11. One Way Ticket
  12. Bon Voyage
  13. Start Again
  14. Take what you want (featuring 5 Seconds of Summer)

Ambitions (English ver.)

  1. Ambitions -Introduction-       
  2. Bombs away
  3. Taking Off
  4. We are
  5. Jaded (featuring Alex Gaskarth)
  6. Hard to Love
  7. Bedroom Warfare
  8. American Girls
  9. I was King
  10. Listen
  11. One Way Ticket
  12. Bon Voyage
  13. Start Again
  14. Take what you want (featuring 5 Seconds of Summer)

 

Dell’album Ambitions esistono due versioni: la Japanese ver. che è stata pubblicata l’11 gennaio 2017 con l’etichetta A-Sketch; la English ver. che è  stata invece pubblicata il 13 gennaio 2017 con l’etichetta Fueled by Ramen. Ambitions (Japanese ver.) contiene la canzone Always coming back, che era stata pubblicata l’11 marzo del 2016. Entrambi gli album contengono Taking Off, pubblicata il 16 settembre 2016 dopo aver firmato il contratto con l’etichetta Fueled by Ramen.

I testi delle canzoni sono principalmente in inglese con qualche verso in giapponese. Le tre tracce esclusive (Jaded, Hard to Love e Americadn Girls)  di Ambitions (English ver.) sono completamente in inglese. Nonostante alcuni fan sperassero in un ritorno ai suoni più forti dell’inizio, il genere dell’album è il pop rock. Il gruppo infatti, come precedentemente affermato, con questo album desidera che la loro musica arrivi a più persone possibile, oltre che espandere ancora di più il loro successo a livello internazionale.

Eye of the Storm

  1. Eye of the Storm     
  2. Head High
  3. Grow Old Die Young
  4. Push Back
  5. Letting Go
  6. Worst in Me                           
  7. In the Stars (feat Kiiara)
  8. Giants
  9. Can’t Wait
  10. The Last Time

 

 

Eye of the Storm è attualmente il loro ultimo album. È stato pubblicato in Giappone il 13 febbraio 2019 e fuori dal Giappone il 15 febbraio 2019. Contiene la traccia Change pubblicata precedentemente il 16 febbraio del 2018. Attualmente la band si trova in tour, con una data in Italia il 29 maggio a Milano.

Come per Ambitions, i testi sono prevalentemente in inglese con qualche verso in giapponese, ma non è presente nessuna canzone totalmente in inglese. Questo album continua ad avere come genere principale il pop rock. Il gruppo però continua a sperimentare e questa volta il genere dell’album si sposta sul pop.

—di Ludovica Fenati


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LING TOSITE SIGURE (凛として時雨) – #5

Copertina dell’album #5

IL GRUPPO

I Ling Tosite Sigure (凛として時雨 Rin toshite shigure, lett. “Fredda Pioggia Stagionale”) sono una rock band giapponese formatasi a Saitama nel 2002. Il gruppo è composto da tre membri:

  • TK (北嶋徹 Kitajima Tōru), chitarra e voce
  • 345 (中村美代子 Nakamura Miyoko), basso e voce
  • Pierre Nakano, ピエール中野 (中野正敏 Nakano Masatoshi), batteria

Inizialmente il gruppo era formato da TK, 345 e NodaMEN alla batteria. Quest’ultimo nel 2004 lasciò la band e venne sostituito da Pierre Nakano. Nel corso del 2004 inoltre, il gruppo rilascia diverse demo e compie il primo tour nazionale, fino ad arrivare al 2005 quando pubblicano il loro primo album, #4. Nel 2005 fondano anche una propria etichetta, la Nakano Records.

La band riscuote sempre più successo, fino a firmare un contratto nel 2008 con l’etichetta Sony Music Associated Records e nel 2013 con l’etichetta inglese JPU Records. Ciò che ha contribuito a renderli famosi a livello internazionale, è stato l’utilizzo delle loro canzoni come sigle di apertura di anime, ad esempio “abnormalize” per Psyco-Pass ed “Enigmatic Feeling” per Psyco-Pass 2.

Lo stile del gruppo è caratteristico, formato da un intreccio di suoni di chitarra duri e acuti, dall’alternarsi della voce maschile con quella femminile, da suoni del basso forti e distorti e da un intenso rullio di batteria. Il genere è il post-hardcore, arricchito da elementi di progressive rock, indie rock e shoegaze.

#5

L’album che proponiamo è #5, sesto album del gruppo, uscito il 14 febbraio 2018. La pubblicazione dell’album è stata anticipata dal CD “DIE meets HARD”, uscito il 23 agosto 2017. Il CD contiene l’omonima traccia titolo ed è composto da 3 tracce:

  1. DIE meets HARD
  2. I’m Machine
  3. DIE meets HARD (Koji Nakamura Remix)

Del CD è stata pubblicata anche una versione limitata contenente un DVD con:

  1. DIE meets HARD (Music Video)
  2. DIE HARD RADIO

L’album #5 comprende invece 10 tracce che sono:

  1. Ultra Overcorrection
  2. Chocolate Passion
  3. Tornado Minority
  4. Who’s WhoFO
  5. EneMe
  6. ten to ten
  7. Serial Number Of Turbo
  8. DIE meets HARD
  9. High Energy Vacuum
  10. #5

Anche dell’album è stata pubblicata un’edizione limitata contenente un DVD con:

  1. “Chocolate Passion” Music Video with Making Passion
  2. “#5” Music Video
  3. DIE HARD RADIO Season 2

La traccia titolo “DIE meets HARD” richiama lo stile tipico del gruppo, differenziandosi però per un’influenza pop. Ne è inoltre stata utilizzata una versione modificata di un minuto come sigla di apertura per il dorama Shimokitazawa Die Hard (下北沢ダイハード).

In generale, le canzoni hanno un buon ritmo, con il suono aggressivo della chitarra sempre presente, accompagnato da basso e batteria e da un nuovo stile di sottofondo. #5 rappresenta una commistione fra il tono più caotico dei primi album e quello più morbido dei più recenti.

#5 vuole rivivere le emozioni dei loro vecchi album, ricreandole e perfezionandole, facendo acquisire all’album un suono più maturo, a tratti melancolico. #5 va apprezzato singolarmente visto che è sia simile che differente dagli album passati. Alcune canzoni sono meno memorabili ma, nel complesso, l’album riesce ad essere coinvolgente ed emozionante tanto quanto quelli precedenti.

—di Ludovica Fenati


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BUMP OF CHICKEN (バンプ・オブ・チキン) – BUTTERFLIES


 

IL GRUPPO

I Bump of Chicken sono una band giapponese formatasi a Sakura (prefettura di Chiba) nel 1994. Il nome particolare deriva probabilmente da un errore di traduzione in inglese del termine giapponese 弱者の反撃 (jakusha no hangeki) che significa “contrattacco dei più deboli”, ma tuttora non ci sono informazioni precise su questa scelta.

Il gruppo è composto da quattro membri:

  • Fujiwara Motoo (藤原基央), chitarrista, voce e compositore
  • Masukawa Hiroaki (増川弘明), chitarrista
  • Naoi Yoshifumi (直井由文), bassista
  • Masu Hideo (升秀夫), batterista

Amici d’infanzia sin dall’asilo, hanno formato la band ai tempi delle superiori, all’età di 14 anni. Inizialmente si limitavano a suonare cover dei Beatles, poi, a seguito di numerose partecipazioni e vittorie a festival e gare musicali, hanno iniziato a comporre la loro propria musica, riscuotendo grande successo, anche a livello mondiale.

Il loro è un genere rock alternativo che sfocia nell’indie, nel folk rock e nell’EDM. La loro popolarità è dovuta anche all’utilizzo di moltissime loro canzoni come sigle di film, anime, show televisivi e videogame, tra i quali ricordiamo Final Fantasy e Tales of the Abyss.

 

ALBUM CONSIGLIATO

Fino ad ora hanno pubblicato più di 23 singoli e 8 album. Quello che oggi proponiamo di ascoltare è proprio l’ultimo, dal titolo Butterflies, pubblicato il 10 febbraio 2016, che si compone di 11 tracce musicali, riportate qui sotto (per alcuni brani sono presenti i link ai video ufficiali):

  1. GO
  2. Hello,world!
  3. Butterfly
  4. Ryūseigun ( 流星群 )
  5. Hōseki ni natta hi ( 宝石になった日 )
  6. Colony (コロニー )
  7. Parade ( パレード )
  8. Dai gaman taikai ( 大我慢大会 )
  9. Kodoku no gasshō ( 孤独の合唱)
  10. You were here
  11. Fighter ( ファイター )

In questo album si alternano canzoni dal ritmo lento e caratterizzate da toni per certi versi malinconici a canzoni più allegre ed energiche. Ad ogni modo, poiché le melodie e, in particolare, i testi sono stati tutti composti e scritti dal cantante del gruppo, ciò che emerge ad ogni ascolto è la grande personalità che caratterizza ogni singolo brano. Il fatto che queste canzoni siano tutte molto personali contribuisce a creare un grande coinvolgimento emotivo, lasciando nell’anima di chi ascolta una sensazione davvero piacevole.

—di Sara Grassilli


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AIMYON – 青春のエキサイトメント

 

L’ARTISTA

Aimyon è una giovanissima cantante e cantautrice affermatasi recentemente nel panorama musicale del JPOP; la sua musica presenta un sound commerciale e facilmente orecchiabile, non rinunciando per questo a influssi Rock e a tematiche affatto banali. Il suo full album di debutto “青春のエキサイトメント” (seishun no ekisaitomento), che si potrebbe tradurre come “La frenesia dell’adolescenza”, è stato pubblicato nel settembre 2017 e racchiude al suo interno 11 tracks, tra cui alcuni singoli già rilasciati in precedenza e che hanno riscosso immediato successo nelle classifiche giapponesi.

 

LE TRACCE

Nel singolo di apertura “憧れてきたんだ (akogaretekitanda), la voce graffiante di Aimyon è accompagnata dal ritmo incalzante di una chitarra acustica fino all’irrompere del ritornello “akogaretekitanda!”. Il tema centrale è l’ispirazione, come le opere degli artisti che l’hanno preceduta abbiano influito su di lei cambiandola per sempre, fino a sfociare in una sorta di riflessione metafisica sul ruolo dell’arte stessa.

Nel secondo singolo  生きていたんだよな (ikiteitandayona), piano e chitarra acustica si intersecano alle parole della cantante, che ci sfrecciano davanti come una notizia di cronaca nera al telegiornale, dalla dizione estraniante, quasi meccanica; riferisce, difatti, della morte suicida di una ragazza, gettatasi da un palazzo, con le conseguenti speculazioni sterili e ciniche dei media e dell’opinione pubblica. Il testo lascia però gradualmente spazio a un refrain carico di empatia e vitalità che sfocia nelle parole “ha vissuto, ha vissuto, no?” e che afferma come il suo ultimo saluto (sayonara) sia stato rivolto a nessuno se non a sé stessa.  Nella penultima strofa inoltre emerge una forte carica poetica: “鳥になって雲をつかんで風になって 遥遠くへ希望を抱いて飛んだ”, “è diventata un uccello che afferra le nuvole, è diventata vento verso terre lontane, è saltata tenendo stretta a sé la speranza”.

Il brano successivo è 君はロックを聴かない (kimi wa rokku wo kikanai). Qui i toni cambiano radicalmente, si fanno più raggianti e gioiosi, in una fusione riuscita di rock e pop. Il tema di fondo è la musica come luogo di condivisione e spensieratezza, in cui esperienze e dolori confluiscono. Un invito ad avvicinarsi al Rock e alla musica, rivolto dall’artista ai propri fan.

Altro brano divergente rispetto a quelli sopra citati è 愛を伝えたいだとか (ai wo tsutaetaidatoka), il cui stile pop, celato funk risulta eufonico e ballabile. Tratta di una turbolenta relazione amorosa (come il rombo di tuoni con cui l’official video esordisce), dalla quale emerge l’incapacità dell’amato di trasmettere il proprio amore. Vana è l’attesa di un suo cambiamento, seppure la speranza di un nuovo incontro non sembra destinata a scemare: “バラの花もないよ…僕が明日良い男になるわけでもないからさ”, “non vi è nessuna rosa…è impossibile cambiare e diventare un uomo migliore il giorno successivo”.

 

CONCLUSIONE

Pur non distaccandosi completamente dal genere commerciale, Aimyon rivela grande creatività nelle sue canzoni con testi per nulla scontati. Le 11 tracks offerte dall’album appaiono molto diversificate tra loro, rendendo l’ascolto piacevole e non privo di sorprese. Emblematico il brano con cui debuttò nel Marzo 2015, rientrando nella top 10 della classifica brani indipendenti Oricon “貴方解剖純愛歌 〜死ね〜” (dissection of you, pure love song, just die), il cui titolo è alquanto eloquente sulla sua stravaganza e inventiva artistica.

—di Riccardo Peron


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Odol – 視線 (ep)

La copertina dell’ultimo ep degli Odol coglie perfettamente lo spirito dell’album: un lavoro dalle ricche strumentali caleidoscopiche avvolte del desaturato filtro seppia che gli attribuisce la voce.

Il Giappone ci ha abituati alla stravaganza vocale dei suoi cantanti, uno dei suoi tratti più originali. Non è raro sentire voci imprecise o, addirittura, completamente stonate. La voce del cantante degli Odol non può essere definita stonata in nessun caso, ma è proprio il suo essere instabile a conferirle quel bel tono malinconico. Il suo stile di cantato, piaccia o no, è espressivo al pari della musica ed è perfetto per questo ep. Quando poi sale di registro, la voce raggiunge livelli di emotività notevoli, oscillando pericolosamente tra ciò che può essere considerato intonato e stonato. Succede solo due volte nel giro di 6 tracce (tra le quali c’è またあした, un breve e glitchy interludio di meno di un minuto): nell’opener GREEN e a metà dell’album in (watashi), ma sono questi i momenti in cui viene voglia di alzare il pugno al cielo, stringere e tirare la maglietta, gridare a squarcia gola.

Catarsi.

Queste sono anche le tracce che segnano maggiormente un cambio di direzione per la band, che nel lavoro precedente, Years, suonava generalmente un (ottimo) indie rock più consueto e meno eccentrico. In queste due tracce la chitarra perde il dominio sugli altri strumenti, cedendo le redini al pianoforte a cui si aggiungono e gli archi. Questi, soprattutto in 私, decidono di fare quello che vogliono: le chitarre si fanno da parte permettendo agli archi di dipingere con violenti schizzi di colori freddi la tela del tempo dispari della batteria. Anche in GREEN gli archi hanno un ruolo di prim’ordine, accompagnando il pianoforte per tutta la durata della canzone.

La seconda traccia 狭い部屋 (semai heya) è una canzone fragile, caratterizzata da chitarre ricche di delay che nella prima metà appaiono come squarci di luce nella penombra degli accordi di piano, per poi esplodere, nella seconda metà, avvolgendo tutti gli altri strumenti in un impenetrabile muro di suono. Verso la fine dell’ep c’è poi その向こう側, la traccia più convenzionale delle sei e con la strumentale meno fuori dagli schemi, che costituisce comunque un ottima canzone indie rock, più incline alla produzione precedente. La conclusione dell’ep vede tornare in avanguardia le chitarre, che si prendono il loro momento di gloria, ma in modo completamente inedito. Sull’ipnotica 虹の端 (niji no hashi) le chitarre si intrecciano per creare una fitta trama di suoni in punta di piedi che poi esplode nel ritornello; le voci seguono a ruota, con delle splendide armonizzazioni che rendono ancora più speciale la chiusura dell’ep.

Questo lavoro degli Odol è breve ma mostra una varietà di soluzioni musicali incredibili, unite ad una voce unica ed espressiva che ne fanno un ep estremamente piacevole e dall’altissimo replay value.

 

Jacopo Corbelli

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MEI EHARA – SWAY

 

L’anno scorso a novembre la timida Mei Ehara ha rilasciato un album pop che vale la pena ritirare fuori proprio ora che è iniziata l’estate. Sway è un album fresco e leggero come una caprese, ma gli elementi che lo compongono sono tutt’altro che semplici o banali. Pescando dalla bossa nova e dal jazz fino al funky, Mei Ehara ha creato un prodotto orecchiabile e dinamico che complementa perfettamente il suo calmo timbro vocale, mai fuori dalle righe. E la varietà strumentale di questo album annoia difficilmente. Ad esempio, la traccia di apertura, 戻らない (modoranai), è una canzone estremamente groovy pervasa da un riff funky che nella parte finale regala anche uno splendido ‘assolo’ di flauto (flauto che viene utilizzato anche in altre canzoni); passando dalla lenta 狂った手 (kurutta te) col quel riff di chitarra che sembra inciampare sul tempo, attraverso la ritmata 頬杖 (hoodzue) che non sembra quasi una canzone di quest’album quanto è veloce rispetto alle altre, si arriva alla ballata 地味な色 (jimi na iro) e alla traccia che più palesemente incorpora le influenze bossa nova, 毎朝 (mai asa).

Su internet non ci sono molte sue foto recenti di, ma da quelle poche facilmente reperibili (e da questo bel video live) è strano pensare che sia nata solo nel 1991. Il suo stile di cantato così pacato e intimo, e le sue canzoni mature tradiscono la sua età.

Il cantato non è appariscente (o particolarmente strabiliante), ma trova il modo di splendere soprattutto quando la voce prende un timbro più alto, solitamente nei ritornelli: quello di 蓋なしの彼 (futa nashi no kare) ha delle splendide armonizzazioni che vengono evidenziate, nell’ultimo ritornello, quando ogni strumento si ferma lasciando i riflettori accesi solo per la voce; la canzone finale dell’album è 冴える (saeru), forse la canzone che riesce a catturare nel modo migliore le tendenze dell’album ed uno degli highlights per quanto riguarda la voce.

Sway di Mei Ehara è un ottimo album che si abbina bene ai pomeriggi svogliati, alle guide in campagna col sole che picchia forte, alle sere dopo una giornata impegnativa.

 

Jacopo Corbelli