Rassegna Primaverile JFS 2024 – Cinema Rialto || Takamori

Ciao a tutti e bentornati su Takamori!
Siamo lieti di presentare la nostra rassegna primaverile JFS, che si terrà tra febbraio e aprile 2024, per un totale di quattro film.
Tutte le proiezioni cominceranno alle ore 21.00 al cinema Rialto.

Per cominciare il 20 febbraio troveremo “Your Eyes Tell“, un film drammatico diretto da Miki Takihiro.
Continueremo poi il 5 marzo con “xxxHOLIC“, un dark fantasy di Ninagawa Mika.
A seguire avremo, il 19 marzo, un film storico di Yamada Yoji, “The Hidden Blade“.
E per concludere la rassegna, il 9 aprile presenteremo “Masquerade Night“, un thriller detective diretto da Suzuki Masayuki.

Vi aspettiamo numerosi al cinema e come di consueto ci potete trovare prossimamente sui nostri canali social. 
Un saluto dall’associazione Takamori.

Fujii Kaze || Takamori J-Sound

Bentornati su Takamori! Oggi per la nostra rubrica dedicata alla musica giapponese vi parliamo di Fujii Kaze, ad oggi uno dei cantanti giapponesi più conosciuti ed ascoltati in patria e fuori!

Per altre curiosità sulla musica giapponese e non solo, continuate a seguirci sui social!

I casi del detective Aoyama – Ōsaka Keikichi || Recensione

Autore: Ōsaka Keikichi

Traduzione e curatela: Sara Saventi

Editore: Luni Editrice

Edizione: 2024

Per la prima volta edito in Italia, esce per la collana Arcipelago Giappone “I casi del detective Aoyama”, una raccolta di racconti gialli di Ōsaka Keikichi, scrittore della prima metà del Novecento e tassello imprescindibile della storia del poliziesco giapponese.

A legare i racconti è, come da titolo, la figura di Aoyama Kyōsuke: brillante investigatore le cui conoscenze sembrano spaziare ogni campo scientifico, capace di analizzare al microscopio la scena del crimine e risolvere il caso più intricato senza concedersi il minimo margine di errore.

I racconti proposti seguono l’originale ordine di pubblicazione e i casi affrontati dal detective si fanno gradualmente più complessi, offrendo uno spaccato della produzione più caratteristica di Ōsaka Keikichi, purtroppo poco conosciuto anche in patria. Ōsaka segue la scuola Doyle (tanto che cita direttamente la sua creazione più famosa, Sherlock Holmes), imperniando i suoi racconti sulla deduzione logica, l’indagine tramite indizi, le prove tangibili del crimine. In “Il boia dei grandi magazzini”, il primo episodio della raccolta, è Aoyama stesso ad affermare:

“Va bene ricercare il movente, è ovvio, ma vorrei oppormi alle menti semplicistiche e mediocri che si ostinano a ritenere tale prassi l’unico strumento a disposizione nell’investigazione di un crimine.”

L’infallibilità e la prontezza con cui Aoyama viene a capo di ogni apparentemente insolvibile enigma spiazza non solo il lettore, ma in primis gli altri personaggi coinvolti nelle vicende, che non possono in alcun modo reggere il confronto con il detective. È questa sicurezza e talvolta spavalderia che conferisce al personaggio un certo fascino, e l’invidia si unisce all’ammirazione. Il narratore di turno si trova sempre a seguire in silenzio Aoyama, e anche quando ha delle intuizioni corrette è comunque sempre un passo indietro rispetto all’infallibile detective, che allora gli sorride e procede a snocciolare un’analisi degli indizi raccolti decisamente più puntuale.

A fare da padrone ne “I racconti del detective Aoyama” non è solamente il nostro protagonista, ma anche la varietà di ambientazioni in cui questo si muove. Così facendo Ōsaka mostra un certo gusto realista, ritraendo le realtà del Giappone a lui contemporaneo. Come sfondo per le vicende sceglie ora un cantiere navale o una stazione ferroviaria, ora un tribunale. L’intreccio dei racconti è semplice ma mai banale, e nel caso c’è sempre un risvolto imprevedibile che solo Aoyama è in grado di decifrare e smascherare, per giungere alla sua risoluzione. È questa la freschezza nella scrittura di Ōsaka Keikichi che rimane intatta tutt’oggi, nonostante i quasi cento anni che ci separano da lui.

Recensione di Elena Angelucci

Arcipelago Giappone: Un’estate a Zushi || Biblioteca Salaborsa 24 Gennaio

Dopo il primo incontro con “Favole del Giappone“, continua la rassegna di incontri sulla collana di Luni Editrice “Arcipelago Giappone”,
Questa volta parleremo di “Un’estate a Zushi” di Tachibana Sotō. A tenere l’incontro ci saranno il direttore della Rassegna Francesco Vitucci e il traduttore stesso del libro Marco Taddei.

L’incontro si terrà presso la Biblioteca Salaborsa il 24 Gennaio alle ore 18, vi aspettiamo numerosi!

Christmas Special || Takamori J-Sound

Bentornati su Takamori! Oggi per la nostra rubrica musicale, Takamori J-Sound, vi presentiamo uno speciale a tema natalizio, mostrandovi alcune canzoni di Natale famose in Giappone!

Continuate a seguirci per il prossimo appuntamento di Takamori J-Sound, buone feste a tutti!