Kore’eda Hirokazu parte 2 || Meijin Film Directors
Bentornati nella nostra rubrica dedicata ai registi giapponesi, oggi continuiamo a parlarvi di Kore’eda Hirokazu.
Per altre curiosità sui registi giapponesi, continuate a seguirci!
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Bentornati su Takamori!
Questa è Meijin Film Directors, la rubrica dedicata ai registi giapponesi! Oggi vi parleremo di Kore’eda Hirokazu!
Se volete saperne di più sulla sua filmografia, continuate a seguirci!
Bentornati sulla nostra rubrica Meijin Film Directors, la rubrica Takamori sui registi giapponesi!
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Ben ritrovati! Questa è Meijin Film Directors, la rubrica Takamori sui registi giapponesi! Oggi vi parliamo di Nakata Hideo.
Nato nel 1961 ad Okayama, Nakata Hideo lascia la sua città per frequentare l’Università di Tokyo. Durante gli studi si appassiona al mondo del cinema e, una volta laureato, lavora per sette anni come aiuto regista.
Nel 1996 fa il suo debutto sul grande schermo con Ghost Actress, pellicola horror che viene apprezzata dallo scrittore Koji Suzuki. Egli propone a Nakata di adattare un suo libro per la proiezione nelle sale, e dalla loro collaborazione nasce The Ring, film del 1998 diventato un’icona del genere horror.
Già a partire da Ghost Actress, i film di Nakata hanno in comune alcuni elementi caratteristici, come la presenza di un luogo maledetto o il ruolo delle nuove tecnologie, che diventano un punto di contatto tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Le sue opere presentano spesso un’atmosfera spettrale, dove si alternano momenti di tensione e scene disturbanti. Durante la sua carriera il regista ha prodotto anche molti thriller psicologici, tra i quali The Incite Mill, uscito nel 2010, e Stolen Identity, pellicola del 2018 dall’atmosfera distopica.
Se volete saperne di più su Nakata Hideo e la sua filmografia, continuate a seguirci. Alla prossima!
Bentornati a Meijin Film Directors, la nostra rubrica dedicata ai registi giapponesi! Oggi continueremo a parlarvi di Kitano Takeshi.
“Sonatine“, film del 1993 è la classica storia Yakuza che si mischia ad una visione disillusa della vita.
Il criminale Murakawa e i suoi scagnozzi, vittime di un’imboscata sull’isola di Okinawa si rifugiano in una casa al mare, dove attendono impotenti il loro destino.
A tratti surreale, il film mostra personaggi che riscoprono la loro innocenza nella realtà deludente in cui vivono, su una spiaggia in cui il tempo sembra scorrere all’indietro.
Quattro anni dopo esce “Hanabi“, la pellicola che rese Kitano famoso a livello internazionale.
Nella trama si intrecciano le vite di due poliziotti, Nishi, alle prese con un debito da saldare e Horibe, paralizzato in un’operazione di polizia.
Solo l’arte e la violenza possono salvare le vite dei due protagonisti, così, tra il sangue e la tempera usata per dipingere, il rosso diventa il colore della purificazione.
Nel 2010, viene rilasciato “Outrage“, primo film dell’omonima trilogia. Qui Kitano non si risparmia con le scene cruente, che rappresentano l’essenza del mondo cinico e spregiudicato della Yakuza.
Non c’è più traccia della visione romantica del mondo criminale; ciò che resta è una lotta selvaggia per mantenere il potere o per spodestare chi già lo possiede.
Continuate a seguirci per altre novità e aggiornamenti sul cinema e sui registi giapponesi!
Benvenuti! Questa è Meijin Film Directors, la rubrica Takamori sui registi giapponesi, e oggi vi parleremo di Kitano Takeshi.
Kitano nasce ad Adachi, Tokyo nel 1947 ed è il più giovane della famiglia.
Fu cresciuta da una madre molto severa ed esigente, tanto da paragonare la sua vita a vivere nella yakuza, racconta che nel suo vicinato i bambini ammiravano solo giocatori di baseball e yakuza, cosa che poi influenzò i suoi lavori cinematografici.
Guadagnò la sua popolarità in Giappone come comico, ma successivamente cominciò a cimentarsi nella cinematografia, quando il regista di “Violent cop”, nel quale Kitano aveva il ruolo principale, si ritirò dal ruolo affidandogli il film.
Lui riscrisse molto lo script e modellò il film secondo il suo stile e da lì iniziò la sua carriera come regista.
Nel 1998 vinse il Leone d’oro al festival del film di Venezia, grazie al suo film “Hanabi“, diventando il terzo regista a vincere il premio.
Se volete sapere di più su Kitano Takeshi, continuate a seguirci! A presto!
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