KIRINO NATSUO
LE QUATTRO CASALINGHE DI TOKYO
Traduzione di Lydia Origlia
Neri Pozza – (2009), pp. 652, 14 euro
Cosa accomuna quattro impiegate in una fabbrica di pranzi precotti nei sobborghi di Tokyo? La risposta è un omicidio. E per giunta commesso da una ragazza così indifesa e graziosa come Yayoi. In un momento di furia improvvisa, la donna uccide il marito, schiavo del gioco e sperperatore di denaro, strangolandolo con la cinghia dei pantaloni. Kirino Natsuo, vincitrice del Grand Prix for Crime Fiction con questo romanzo e con Out infrange lo stereotipo della donna giapponese dolce e remissiva per dare voce a quattro donne (Yayoi, Kuniko, Yoshie e Masako) dai caratteri completamente diversi sebbene accomunate tutte da un forte desiderio di riscatto sociale e da un sentimento di frustrazione nei confronti di una vita ingiusta e alla quale sembra impossibile imprimere una svolta. Ciò che spinge tre delle protagoniste ad aiutare la giovane Yayoi ad occultare il cadavere del marito e a farlo a pezzi non rappresenta semplicemente un gesto di solidarietà femminile quanto piuttosto l’esigenza di ricevere in cambio denaro e un forte senso di distacco dalla realtà. Eventi drammatici e immagini crude si consumano con freddezza e straniamento da parte dei personaggi. Un noir, quello di Kirino Natsuo, pieno di suspence, di maschere e di apparenze che spesso ingannano e lasciano l’amaro in bocca.
(Recensione di Flavia Cernigliaro)
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