Autrice: Onda Riku
Traduzione: Francesco Vitucci
Editore: Newton Compton
Edizione: 2024
Cinque donne, tutte loro scrittrici. Una casa a pianta esagonale. Le loro vite, tutte collegate a quella di una sesta persona: la rinomata scrittrice di gialli Shigematsu Tokiko, morta in circostanze sospette da ormai quattro anni, all’insaputa del grande pubblico.
Un giorno, trovatesi assieme nella Casa dell’Usignolo per commemorare la defunta signora Shigematsu, le cinque ricevono “uno splendido bouquet di gigli Casablanca con tanti piccoli fiori blu e arancioni“, contenente il messaggio “alle signore ospiti presenti in casa di Shigematsu Tokiko“, in cui si insinua che quest’ultima sia stata vittima di un atroce delitto.
È chiaro dunque che il mittente sappia molto della morte della signora Shigematsu: ma di chi si tratta, e perché ha inviato i fiori? Qual è il suo obiettivo?
Attraverso un’abile penna, Onda Riku dapprima abbozza, e man mano disegna le vite delle cinque donne, svelandone le via via sempre più fitte trame. Più sono le cose di cui si viene a conoscenza, più aumentano le domande. Shigematsu Tokiko si è suicidata? È stata forse la vittima di un assassinio? Si è trattata di una pura coincidenza?
Un romanzo che tiene col fiato sospeso, che narra di vicende protrattesi per tre giorni, descritte minuziosamente a mano a mano che si procede, in appena un paio di centinaia di pagine. Il romanzo perfetto da leggere con un blocco di appunti di fianco, cercando man mano di risolvere il caso a nostra volta: il lettore più abile noterà anche molti rimandi di natura simbolica, che esaspereranno l’effetto del finale, inquadrandolo nella sua piena e raffinata drammaticità.
Un romanzo denso e coinvolgente: si sarebbe quasi portati a definirlo un gioiello, tanto abilmente realizzato e tanto essenziale, ma non per questo privo di particolari di notevole fattura, il suo carattere.
Pubblicato da Newton Compton, il libro è disponibile da oggi in copertina rigida.
Recensione di Francesco Meco
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