Il signorino
Autore: Natsume Sōseki
Titolo originale: 坊ちゃん
Editore: Neri Pozza Editore
Traduzione: Antonietta Pastore
Edizione: 2007
Pagine: 159
Il signorino è un romanzo del famoso scrittore Natsume Sōseki, pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1906, e in Italia nel 2007 da Neri Pozza.
Per quest’opera, Sōseki prende spunto dalla sua personale esperienza da insegnante in una scuola media dello Shikoku, una regione che non era stata eccessivamente travolta dall’ondata di modernizzazione Meiji.
Ci troviamo a Tokyo nei primi anni del Novecento in una famiglia composta da padre, madre, due figli maschi e una domestica. Mentre il figlio maggiore è lodato dai genitori per il suo temperamento mite e per la sua dedizione negli studi, il figlio minore è considerato come la pecora nera della famiglia. Quest’ultimo è infatti molto impulsivo oltre che sfacciatamente sincero in una società che predilige l’apparenza e l’ipocrisia.
L’unica persona a mostrare affetto per il ragazzo è la domestica Kiyō che, essendo cresciuta in un Giappone più genuino, riconosce la sua franchezza e lo crescerà insegnandogli l’importanza di questa qualità ormai rara. Sarà proprio Kiyō ad affidargli il tenero nomignolo di bocchan ovvero “signorino”. Inizialmente il signorino si dimostrerà scontroso anche con la domestica ma poco a poco tra i due si creerà un rapporto speciale.
Col tempo sia il padre che la madre passano a miglior vita lasciando il signorino con una magra ereditá. Nel frattempo, su pressioni di Kiyō, riesce a completare gli studi e a ottenere un posto come insegnante di matematica in una scuola di provincia. Lontano da Tokyo e lontano da Kiyō, sarà per il giovane insegnante difficile ambientarsi nella sua nuova realtà. Il suo carattere si scontrerà ben presto con i rozzi abitanti della cittadina in cui lavora, i colleghi insegnanti sbruffoni e ipocriti e gli studenti dispettosi.
Come in altre sue opere, Sōseki presenta una critica al processo di modernizzazione giapponese. In questo romanzo, in particolare, rimpiange una moralità perduta in favore di un maggiore opportunismo tra la gente. Coloro che hanno abbracciato in pieno l’occidentalizzazione ,come i professori della scuola in cui lavora il signorino, sono descritti quasi tutti come persone che si riempiono di belle parole ma che sono pronte a pugnalare alle spalle chiunque.
Il tono usato da Sōseki però non é affatto moraleggiante. Il signorino é caratterizzato da toni satirici e ironici a partire da come il protagonista decide di affibbiare dei nomignoli canzonatori ai colleghi (il pomposo preside Tasso, l’irascibile Porcospino o il doppiogiochista Camiciarossa ecc…).
—recensione di Riccardo Avarello.
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