La 34esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino si è aperta con una notevole affluenza da parte di un pubblico decisamente partecipativo, segno di un’ottima ripresa post-pandemia.
Quest’anno vede la pubblicazione e la presentazione delle nuove tre opere edite da Luni Editrice per Arcipelago Giappone, collana diretta da Francesco Vitucci.
Si tratta di Labirinto d’erba di Izumi Kyōka, Il libro dei morti di Orikuchi Shinobu, entrambi a cura di Alessandro Passarella e La maledizione di Oiwa e altri racconti di Tanaka Kōtaro a cura di Stefano Lo Cigno.
Per le tre opere, sono disponibili sul nostro sito web takamori.it degli articoli di approfondimento, dove troverete anche i link alle relative pagine sul sito di Luni Editrice.
Abbiamo avuto il piacere di vedere numerose nuove pubblicazioni di letteratura giapponese edite da Atmosphere con un comparto molto interessante di nuovi autori.
L’ippocampo inoltre ci ha regalato un’esposizione di alcuni Torī circondati da bambù che costeggiavano lo stand nel quale venivano esposte nuove pubblicazioni a tema Giappone, una tra le quali; Imperatore del Giappone excursus in versione manga della storia dell’Imperatore Hirohito.
Vari eventi di traduzione si sono tenuti lungo le giornate del salone, alcuni dei quali aventi ospiti del calibro di Erri De Luca ed altri aventi come tema principale proprio la traduzione odierna dal giapponese.
Le nostre impressioni per il salone di quest’anno si concludono qui; per rimanere costantemente aggiornati vi invitiamo a seguirci sui canali social dell’Associazione Takamori… A presto !
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