Autore: Yoshimoto Banana
Titolo originale: 白河夜船 (Shirakawa yofune)
Editore: Feltrinelli
Collana: Universale economica Feltrinelli
Traduzione: Giorgio Amitrano
Edizione: 1989
Pagine: 139
Il romanzo è il terzo dell’autrice ad essere tradotto in Italia. La narrazione si divide in tre racconti, tutti aventi come protagonista una giovane donna. Tre esperienze tanto diverse tra di esse, ma che hanno in comune una situazione di stallo dalla quale sembra impossibile uscire.
Sonno profondo
Terako era una lavoratrice part-time che ora passa gran parte del suo tempo a dormire. Sconvolta dalla morte della sua amica Shiori, con la quale viveva, ne ricompone la figura dai ricordi sparsi: una persona perennemente avvolta da un’aura di dolcezza, dalla quale poter sempre tornare, da un tepore quasi materno. Shiori era ormai consumata dal suo lavoro, una particolare forma di prostituzione che consiste nel semplice dormire accanto al cliente. Al tempo stesso, Terako vive una relazione con un uomo sposato, Iwanaga. Sua moglie è rimasta in coma a causa di un incidente, il che complica ulteriormente la storia d’amore con la protagonista. Si crea dunque una sorta di circolo vizioso per queste tre donne, in qualche modo prigioniere del sonno. Tuttavia può essere proprio il sonno a permettere il risveglio interiore, anche dalle situazioni più ardue.
Viaggiatori nella notte
Shibami ritrova una lettera per Sarah, una ragazza americana che ai tempi del liceo stava con suo fratello Yoshihiro. Tuttavia, Yoshihiro è morto un anno fa. Era una persona fuori dal comune e capace di lasciare negli altri una strana impressione di sé, con i suoi ragionamenti da persona particolarmente natura. Alla sua storia con Sarah si intreccia quella con Marie, sua cugina e amica d’infanzia che spesso stava con i due fratelli. Il ritrovamento delle lettere porterà alla scoperta di ciò che è successo a Sarah da allora, e ai cambiamenti affrontati da Marie.
Un’esperienza
Fumi ha un pessimo rapporto con l’alcol. Ne abusa ogni notte e finisce sempre per stare male, fino a sentire una canzone nel suo stato di trance. Nel chiedersi di chi sia quella voce, e con l’aiuto del suo fidanzato Mizuo, Fumi si ricorda di Haru, una ragazza con cui condivideva il proprio ex. Non andavano affatto d’accordo, ma dopo aver saputo della morte di Haru Fumi vorrebbe comprendere come si sentiva verso di lei, pensando che la canzone misteriosa possa essere un messaggio della defunta. Proprio per questo, troverà un modo del tutto peculiare per comunicare con lei.
Le tre protagoniste tuttavia non sono le uniche figure di rilievo: in ogni storia c’è infatti una figura femminile di sostegno di enorme influenza su di loro. Si tratta di figure sospese, cristallizzate secondo il ricordo delle protagoniste. Sarà proprio la loro presenza, o assenza, a portare a un nuovo inizio.
— recensione di Eleonora Cuccu.
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