Kitano Takeshi Parte 1 || Akushon! – I registi di JFS

Bentrovati! Questa è Akushon!, la rubrica di associazione Takamori sui registi giapponesi. Oggi a parliamo di Kitano Takeshi.

Kitano Takeshi nasce il 18 gennaio 1947 a Tokyo. Celebre in Giappone già dagli anni 80, Kitano nasce come comico, usando lo pseudonimo “Beat Takeshi”. Durante lo stesso decennio assume il ruolo di presentatore del programma, trasmesso poi internazionalmente, Takeshi’s Castle, nel quale i concorrenti si sfidavano in circuiti di vario genere. In quel periodo, però, Kitano si stava dedicando anche alla recitazione, prendendo parte a serie tv e a film, tra cui Furyo di Ōshima Nagisa (del quale, se vi siete persi il video su di lui, potete cliccare qui per recuperarlo).

Nonostante sulle prime Kitano fatichi a scrollarsi addosso il ruolo del comico agli occhi del pubblico, nel 1989 dà una svolta alla propria carriera con il film Violent Cop. A causa di un rifiuto del regista a cui era stato offerto il lavoro, Kitano ha l’occasione non solo di interpretare il protagonista, ma anche di esordire alla regia, incontrando il favore della critica addirittura proprio come migliore regista. Dai film successivi Kitano si cimenterà più volte con violente storie di gangster e poliziotti, sviluppando uno stile inconfondibile caratterizzato da telecamere per lo più statiche, sequenze lunghe e una personalissima ironia. 

Kitano amerà interpretare violenti protagonisti perpetratori di violenza, come lo si può vedere in Boiling Point del 1991 e Sonatine del 1993. 

Il 1994 è un anno particolarmente duro, dopo essersi nuovamente cimentato in contesti comici con Getting Any? del 1995, considerato da lui stesso un “suicidio professionale”, il regista è vittima di un incidente motociclistico, che gli causa una paralisi facciale parziale, conferendogli un’espressività ancora più inusuale. 

Dopo la lunga convalescenza, Kitano riprende in mano la sua carriera che compie una svolta significativa nel 1997 con il film Hana bi grazie al quale vince il Leone d’Oro alla Mostra internazionale di Venezia. Anche le opere successive, tra loro molto diverse vengono accolte positivamente, ed è proprio l’acclamazione unanime da parte della critica che spinge Kitano nel 2000 a realizzare il suo primo film negli Stati Uniti, Brother, che tratta la storia di uno yakuza a Los Angeles, ma non vi sarà l’apprezzamento del pubblico. Lo riceverà, invece, con la sua versione della storia di Zatoichi, uno spadaccino cieco vagabondo, un suo grande successo internazionale soprattutto dal punto di vista economico.

Kitano decide di dare una svolta alla sua carriera con la “trilogia del suicidio artistico”, composto da tre pellicole: Takeshi’s, Glory to the Filmmaker! e Achille e la tartaruga. Qui abbandona il suo stile classico per compiere una riflessione sulle diverse facce del personaggio- Kitano e una auto-analisi della sua creazione artistica. A partire dal 2010 Kitano decide di tornare sul genere yakuza a lui caro con Outrage, che successivamente si trasformerà nel primo capitolo di un’ulteriore trilogia, i cui capitoli successivi sono: Outrage beyond e Outrage Coda

E con questo si conclude la prima parte del nostro approfondimento su Kitano Takeshi. Se vi abbiamo incuriosito con la vita e la carriera di questo regista, ci vediamo mercoledì 6 luglio con la seconda parte!

Vi invitiamo inoltre a dare un’occhiata al nostro video riguardante la filmografia di Kitano Takeshi e ad esplorare al meglio il regista, cliccate qui per vedere il nostro video approfondimento al riguardo oppure visitate il nostro canale YouTube… A presto!

Hamaguchi Ryūsuke || Akushon! – I registi di JFS

Bentrovati! Questa è Akushon!, la rubrica di associazione Takamori sui registi giapponesi. Oggi vi parliamo di Hamaguchi Ryūsuke!

Hamaguchi Ryūsuke nasce il 16 dicembre 1978 a Kanagawa. Da giovane studia regia alla Tokyo University of the Arts, e in occasione della sua laurea scrive e dirige il suo primo lungometraggio Passion come progetto di tesi, un’opera incompleta ma dal quale traspare già il suo talento alla regia, tanto che verrà selezionata per il Tokyo Filmex del 2008. La vera svolta avviene però con l’uscita nel 2015 di Happīawā (Happy hour), film di oltre cinque ore incentrato sulla donna e sulla debole condizione femminile anche in un paese moderno come il Giappone.

La pellicola viene presentata al Festival di Locarno del 2015 e vince il premio per la miglior interpretazione femminile per le quattro protagoniste. Dopo circa tre anni il regista decide di tornare con un film più commerciale rispetto ai precedenti, Netemo Sametemo (Asako l & ll), dove si racconta l’amore come la più irrazionale e incomprensibile delle pulsioni umane. Con questa pellicola drammatica e romantica, Hamaguchi entra in concorso principale per la Palma d’Oro al Festival di Cannes.

Nel 2020, a seguito della pandemia del COVID-19, che porta alla chiusura di molte piccole sale cinematografiche, insieme al regista Fukada Koji fonda la “Mini-Theatre AID Fund” per sostenere i cinema. Questa iniziativa raggiunge in breve tempo i 3 milioni di dollari e viene premiata con il Japan Movie P.E.N. Club Award 2020.

Se volete approfondire meglio la filmografia di Hamaguchi Ryūsuke continuate a seguirci per scoprire di più sulle opere menzionate nel video di oggi, disponibile cliccando qui oppure visitando il nostro canale YouTube… A presto!

Presentazione libro Un serpente di giugno | 11 Maggio – Cineteca Bologna

Nel casto e asettico ménage tra una psicologa e il marito ossessionato dall’igiene si insinua un ex paziente della donna che la ricatta, costringendola a prove che ne liberano la libido repressa. Progetto a lungo meditato da Shin’ya Tsukamoto, è un condensato delle ossessioni dell’autore, avvolto da una virtuosistica luce virata al blu che illumina una storia in cui le malattie del corpo e dell’anima sono inscindibili.

Prima della proiezione, presentazione del libro Un serpente di giugno di Shin’ya Tsukamoto (Marsilio, 2022) alla presenza del traduttore italiano Francesco Vitucci (Università di Bologna) e Alessandro Passarella (traduttore freelance).

L’evento, in collaborazione con Libreria Trame, si terra’ presso la sala Scorsese del Cinema Lumière [Piazzetta P. P. Pasolini, 2/b, 40122 Bologna BO], in data 11 Maggio alle ore 17:45.
Il biglietto e’ acquistabile presso il seguente link; il costo del biglietto include la presentazione del libro e la proiezione del film in giapponese con sottotitoli in italiano, della durata di 77 minuti ca.

FIM.Bo Festival Internazionale Della Maschera – DAL 27 APRILE AL 1 MAGGIO 2022

IL FESTIVAL:

FIM.Bo acronimo di Festival Internazionale della Maschera – Bologna è un progetto che intende valorizzare e diffondere le diverse culture teatrali legate alla maschera. In ogni luogo e tempo, l’essere umano ha utilizzato questo strumento per connettersi all’universo e alle forze ancestrali che lo governano. Oggi possiamo osservare maschere provenienti da tutte le parti del mondo in molteplici forme di rappresentazione scenica ed espressione culturale.

L’evento, che si terrà a Bologna dal 27 Aprile al 1° Maggio, avrà un focus sull’Oriente. Verranno coinvolti artisti ed artiste che mettono al centro della loro ricerca e produzione forme di performance di origine orientale. L’iniziativa vedrà anche la presenza dei professionisti e delle professioniste di Maschera Scenica per incentivare il dialogo e lo scambio di pratiche artistiche tra Oriente ed Occidente. Il prezioso contributo di Asia Institute e di Associazione Takamori permetterà di allargare l’esperienza a studenti e studentesse dell’Università di Bologna, nonché arricchire la proposta con la partecipazione di docenti specializzati in Storia del teatro.

Infine, grazie al supporto di Fraternal Compagnia, alcuni momenti chiave del Festival saranno ambientati nei suggestivi spazi di Villa Mazzacorati.
FIM.Bo sarà occasione per scoprire storie di popoli attraverso la maschera, ma anche continue evoluzioni e contaminazioni culturali ed artistiche.

PROGRAMMA:

MERCOLEDì 27 | Villa Mazzacorati | 19.00 – 22.00 ~ Inaugurazione FIM.Bo
FIM.Bo: un progetto internazionale
Relazioni e Festival intorno alla maschera
Aperitivo con Esposizione di maschere

GIOVEDì 28 | Cava delle arti | 19.00 – 22.00 ~ Dialoghi sulla maschera
Tra Oriente ed Occidente – Yayoi Hirano
La maschera precaria – Fabianna De Mello e Souza
Dialogo tra partecipanti ed ospiti internazionali

VENERDì 29 | Villa Mazzacorati | 17.00 – 22.00 ~ Approfondire la maschera
Maschera e Teatro – Matteo Casari e Giulia Filacanapa
Commedia dell’Arte e Kyōgen – Fraternal Compagnia
Maschere balinesi in Brasile – Fabianna de Mello e Souza
Aperitivo con Esposizione di maschere

SABATO 30 | Teatro del Baraccano | 19.00 ~ Concerto e spettacolo
Concerto Taiko – Paris Taiko Ensemble
Spettacolo A life – At the Hawk’s Well – Yayoi Hirano

DOMENICA 1 | Centro cittadino ~ Festa mascherata ed itinerante
Uscita collettiva e spontanea in maschera

Asian Film Selection || Fall Edition

Dopo l’anteprima estiva, noi del team Takamori insieme ad Asia Institute siamo lieti di annunciarvi che quest’autunno, a partire da inizio ottobre, torneremo a farvi compagnia nella sala del cinema Rialto di Bologna con 6 film scelti e sottotitolati da noi dell’associazione. In questa nuova rassegna, oltre ai 3 film giapponesi, ve ne proporremo altri 3 provenienti dal panorama cinematografico coreano. È per questo che vi presentiamo la Asian Film Selection.

Cominciamo il 5 ottobre con Dear Etranger, un film drammatico del 2017 diretto da Mishima Yukiko.

Makoto Tanaka, 40 anni, vede la sua vita cambiare quando la moglie Nanae rimane incinta. Entrambi vengono da un precedente matrimonio, e insieme si prendono cura delle due figlie di Nanae e della figlia di Makoto, avute nelle precedenti relazioni. Però, quando le figlie vengono a sapere del nuovo bambino, i rapporti familiari cominciano a peggiorare. Come se non bastasse, Makoto è costretto a lasciare la sua buona posizione nell’ufficio per una inferiore.

Continuiamo il 19 ottobre con il primo film coreano, Peppermint Candy diretto da Ii Chang-dong.

Un uomo sale sui binari della ferrovia; dritto di fronte al treno in arrivo a tutta velocità, urla: “voglio tornare indietro!”. Così il film inizia, presentandoci in senso inverso varie tappe della vita del protagonista, Kim Young-ho. Prima la sua storia d’amore e matrimonio infelice, poi la sua violenta carriera da poliziotto e infine la sua vita da studente, il tutto contornato dagli importanti avvenimenti che hanno scosso la Corea dal dopoguerra a oggi.

A seguire il 9 novembre vi proponiamo Journey to the shore, film del 2015 diretto da Kurosawa Kiyoshi.

Mizuki è un’insegnante di pianoforte. Suo marito, Yusuke, è scomparso tre anni prima. Improvvisamente, Yusuke torna a casa da Mizuki come fantasma, e le racconta di essere morto affogato in mare. Così, le chiede di seguirlo in un viaggio dove ripercorrono le sue tappe e gli incontri che ha fatto con i vivi e i morti che gli hanno mostrato compassione.

Il 23 novembre, invece, vi presentiamo The good, the Bad and the Weird di Kim Ji-un.

Nel 1939 nel deserto della Manciuria, un bandito (il Cattivo) viene assoldato per recuperare una mappa che permetterebbe di arrivare a un ricco tesoro. Prima che questi possa raggiungerla, però, un ladro (lo Strano) riesce a trafugarla, ma viene coinvolto nel deragliamento del treno su cui stavano viaggiando. A questo punto entra in scena un cacciatore di taglie (il Buono), per reclamare la taglia che pende sul Cattivo. Parte così un’epica caccia al tesoro per riuscire a svelare i segreti che nasconde questo misterioso bottino.

Il 7 dicembre abbiamo invece Harmonium diretto da Fukada Kōji nel 2016.

Toshio, la moglie Akie e la figlia Hotaru vivono una vita tranquilla. Toshio lavora nell’officina nel suo garage, mentre Hotaru suona l’armonium. Improvvisamente, Yasaka, una vecchia conoscenza di Toshio, si presenta all’officina per aiutarlo con il lavoro. Egli è appena uscito di prigione e non ha un posto dove andare, così Toshio decide di accoglierlo in famiglia. Yasaka comincia a insinuarsi nei rapporti familiari, legando con Hotaru e con Akie, finché un terribile accadimento sconvolge questa apparente tranquillità.

Infine vi proponiamo Castaway on the moon diretto da Ii He-jun.

Kim Seong-geun è un impiegato sommerso dai debiti. Non vedendo alcuna via d’uscita alla sua esistenza infelice, si butta da un ponte sul fiume nel centro di Seul. Invece di ottenere il risultato sperato, si risveglia sulla spiaggia della piccola isoletta sottostante; senza possibilità di tornare a riva, cerca di costruirsi una nuova vita. Veniamo poi introdotti a Kim Jung-yeon, una hikikomori che vive rinchiusa nella sua camera da letto. Da quando lei lo nota dall’alto del suo appartamento, si instaura una bizzarra relazione a distanza che li porterà a cambiare i propri stili di vita.

Con questa nuova programmazione vi aspettiamo in numerosi sempre al cinema Rialto, ma ricordato che, a causa delle norme sanitarie contro il COVID-19, i posti in sala saranno ridotti. Per questo sarà possibile prenotare i propri biglietti con largo anticipo. I biglietti per la prima proiezione del 5 ottobre sono già acquistabili, basta cliccare qui.

In descrizione trovate tutti i nostri profili social da tenere d’occhio per rimanere aggiornati sulle modalità di prenotazione dei biglietti e le date delle proiezioni per non perderne nemmeno una. Inoltre, potete guardare il nostro video qui.

Mi raccomando, ci vediamo al cinema.