Raiō (2010)

Cineteca JFS!

Anche questa settimana l’Associazione Takamori vi fa compagnia raccontandovi un nuovo film. Quello che vi presentiamo oggi è Raiō, del 2010, diretto da Hiroki Ryuichi.

Narimichi, nato nella nobile famiglia dei Tokugawa, trascorre le sue giornate nella noia e nella solitudine. Una notte, Seta Sukejirō, il servitore della famiglia, gli racconta la storia di un Tengu, un mostro che vive fra le montagne, vicino alla sua città natale, Setamura. Affascinato e incuriosito, il giovane decide di raggiungere il luogo insieme a Sukejirō. Qui conosce Rai, la modesta e umile ragazza dal passato controverso, che cerca a tutti i costi di proteggere la montagna su cui vive. Narimichi la incontra vicino ad un albero speciale, chiamato Raiō, che una volta è stato colpito da un fulmine, ma riesce comunque a germogliare fiori di ciliegio. All’ombra di questo, i due si innamorano, ma ben presto si renderanno conto della differenza sociale tra loro e delle conseguenze che le loro diverse posizioni sociali possono provocare sulla relazione.

The Lightning Tree è stato proiettato al Busan International Film Festival del 2010, al Far East Film Festival di Udine nel 2011 e, nello stesso anno, al Granada Film Festival Cines del Sur.

Guarda il nostro video qui!


L’Associazione Takamori dispone di un ampio database di sottotitoli italiani per film giapponesi a cura dei membri dell’associazione stessa. Vi ricordiamo che il database di tutti i sottotitoli dei nostri film sono a vostra disposizione qualora siate interessati a proiettarli all’interno delle vs manifestazioni. Oppure potete richiederci anche una nuova sottotitolazione! Basta scrivere a: info@takamori.it

 

Father and Son (2013)

Father and son, そして父になる
(Giappone, 2013)

Regia: Kore’eda Hirokazu

Cast: Fukuyama Masaharu, Ono Machiko, Lily Franky

Genere: drammatico

Durata: 120 minuti

Nonomiya Ryota (Fukuyama Masaharu) è un businessman, tanto zelante nel lavoro quanto assente nella vita familiare, che pretende molto da suo figlio affinché diventi come lui. Ha avuto fin da piccoli rapporti problematici col padre e anche per la mancanza di un buon esempio non si dedica alla cura del suo rapporto filiale. Suo figlio, il piccolo Keita è un bambino silenzioso e obbediente che nutre un grandissimo affetto per i genitori, e in particolar modo nutre grande stima del padre. Nonostante le forti pressioni genitoriali verso Keita la loro vita familiare trascorre serena, finché un giorno una chiamata cambierà per sempre la loro vita.

Un giorno ricevono una chiamata dall’ospedale in cui è nato Keita. Secondo l’ospedale, per un errore da parte di una delle infermiere, il loro bambino sarebbe stato scambiato alla nascita con un altro.

Questo ci porta quindi a fare la conoscenza della famiglia Saiki e del piccolo Ryusei, figlio biologico dei Nonomiya. Le due famiglie conducono vite totalmente diverse: mentre infatti la famiglia Saiki vive una vita spartana e vede i genitori molto partecipi nella vita dei proprio figli, per quanto riguarda la famiglia Nonomiya si può dire proprio il contrario. Le due famiglie iniziano a conoscersi e a far passare ai bambini sempre più tempo coi rispettivi genitori biologici. I genitori si confrontano inoltre con un altro modo di essere presenti per i figli.  Arriva però infine il momento in cui gli viene chiesto di decidere se scambiare i bambini o meno, cosa avrà quindi più peso: il legame di sangue o gli anni trascorsi insieme? E che peso avranno i desideri dei bambini in una decisione del genere?

Father and son è un film che affronta con delicatezza le problematiche del rapporto padre-figlio e le difficoltà nel bilanciare lavoro e vita familiare. Sottolinea inoltre l’importanza di una figura genitoriale nella formazione dei bambini come individui, sia nel bene che nel male.

Questa pellicola è stata fortemente apprezzata fin dalla prima uscita nelle sale e ha ricevuto numerosi premi tra cui ricordiamo i più prestigiosi: il premio della giuria al Festival di Cannes (2013) e il Rogers People’s Choice Award al Festival di Vancouver (2013). L’opera è stata inoltre doppiata in italiano, già nel 2014.

Si tratta sicuramente di un film che merita di essere visto e perciò noi dell’associazione Takamori ve la consigliamo caldamente. Se poi interessasse sapere di più sulla produzione di Kore’eda potete vedere i nostri video su: Distance, Nobody Knows e Air doll.

 

—recensione di Roberta Novello.

Maison de Himiko (2005)

Cineteca JFS!

Anche questa settimana l’Associazione Takamori vi fa compagnia raccontandovi un nuovo film. Quello che vi presentiamo oggi è Maison de Himiko, un film drammatico del 2005, diretto da Inudō Isshin.

Uscito il 27 agosto del 2005, racconta la storia di Saori, una giovane donna che lotta per farsi strada nella vita. Suo padre Himiko, omosessuale, ha abbandonato lei e sua madre anni prima; da allora, Saori vive negando la sua esistenza e odiandolo. Finché un giorno non riceve una visita inaspettata da Haruhiko, l’amante di suo padre, venuto per comunicarle che quest’ultimo sta per morire a causa di un cancro. Riuscirà Saori a ricucire il legame con suo padre? Se volete sapere come andrà a finire, vi invitiamo calorosamente a vederlo con l’Associazione Takamori!

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L’Associazione Takamori dispone di un ampio database di sottotitoli italiani per film giapponesi a cura dei membri dell’associazione stessa. Vi ricordiamo che il database di tutti i sottotitoli dei nostri film sono a vostra disposizione qualora siate interessati a proiettarli all’interno delle vs manifestazioni. Oppure potete richiederci anche una nuova sottotitolazione! Basta scrivere a: info@takamori.it

 

Akushon! – I registi di JFS: Ogigami Naoko parte 2

Akushon! – I registi di JFS

Anche questa settimana l’Associazione Takamori vi fa compagnia parlandovia di un regista giapponese. Questa volta continuiamo a parlarvi di Ogigami Naoko, in un approfondimento sui suoi titoli.

Yoshino’s Barber Shop (2004): la regista qui si confronta con l’ambito della tradizione e della sua supposta autorevolezza, che col tempo e in mancanza di un pensiero critico su di essa si trasforma in omologazione totale.
Megane (2007): Ogigami dipinge la vita in questa fetta di mondo fuori dal tempo e dallo spazio. Le vicende ruotano attorno a un’attività a prima vista poco sensata, ma che si scopre reale e vitale: il meriggiare.
Rentaneko (2012): una pellicola incentrata sul tema della solitudine che viene affrontato con un costante velo di ironia.
Close-Knit (2017): qui la regista pone al centro della pellicola le problematiche della discriminazione di genere vista sia dagli occhi di una donna transessuale che dallo sguardo di una bambina, con il costante alternarsi di scene di comicità e altre più crude.

 

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L’Associazione Takamori dispone di un ampio database di sottotitoli italiani per film giapponesi a cura dei membri dell’associazione stessa. Vi ricordiamo che il database di tutti i sottotitoli dei nostri film sono a vostra disposizione qualora siate interessati a proiettarli all’interno delle vs manifestazioni. Oppure potete richiederci anche una nuova sottotitolazione! Basta scrivere a: info@takamori.it

 

The Woodsman and the Rain (2011)

The Woodsman and the Rain, キツツキと雨
(Giappone, 2011)

Regia: Okita Shūichi

Cast: Yakusho Kōji , Oguri Shun, Yamazaki Tsutomu, Kora Kengo

Genere: commedia

Durata: 129 minuti

 

The Woodsman and the Rain è una commedia del 2011 diretta da Okita Shūichi e ambientata nell’entroterra giapponese. Qui Katsuhiko Kishi, rimasto vedovo da tre anni, lavora come taglialegna. Katsuhiko vive con il suo unico figlio Koichi e con lui ha un rapporto complicato, dato che non soddisfa le sue aspettative. Un giorno Katsuhiko viene coinvolto controvoglia nella ripresa di un film per la ricerca della location e finisce per diventare una comparsa. A dirigere il film è un giovane introverso, anch’egli di nome Koichi, che inizialmente non si guadagna la simpatia di Katsuhiko. Tuttavia una sera quest’ultimo dà un passaggio al giovane direttore, che si dimostra sorpreso per l’improvviso interesse del taglialegna verso il suo copione. Koichi viene fermato dal suo manager, il signori TorĪ, mentre cercava di scappare a Tokyo. Quella sera viene dunque accolto da Katsuhiko, rimasto solo a casa dato che suo figlio Koichi è invece riuscito ad andare a Tokyo.

Il taglialegna e il giovane iniziano a sviluppare una relazione quasi come di padre e figlio: mentre Katsuhiko inizia a meglio comprendere l’indole del ragazzo, Koichi progressivamente si apre a lui. Katsuhiko lo aiuterà nella produzione del film, chiamando gli abitanti del villaggio e coinvolgendoli nelle riprese, nonché costruendo una sedia da direttore in legno come dono per il giovane.

Koichi acquisisce così la fiducia in se stesso, mentre Katsuhiko comprende meglio come essere un padre. Durante l’anniversario di morte della moglie, infatti, riuscirà a ricongiungersi a suo figlio.  Alla fine Katsuhiko aiuterà anche a far terminare le riprese entro la scadenza, riuscendo a sfruttare il momento di quiete dopo una pioggia improvvisa. Anche nei film successivi, Koichi porterà la sua sedia in legno sempre con sé.

Qualsiasi elemento del film, dalle luci alle musiche, fa sentire lo spettatore un’atmosfera calda e familiare, come quella delle campagne, che si può rispecchiare nei rapporti del signor Katsuhiko che nascono e si rimarginano. The Woodsman and the Rain è un film caloroso e che scalda il cuore di chi lo guarda.

—recensione di Eleonora Cuccu.