Misono Universe (2015)

Cineteca JFS!

Anche questa settimana l’Associazione Takamori vi fa compagnia raccontandovi un nuovo film. Quello che vi presentiamo oggi è Misono Universe, del 2015, diretto da Yamashita Nobuhiro. Nobuhiro è considerato il regista più attento al mondo dei giovani, che questa volta dà vita ad una storia di seconde possibilità offerte dalla vita.

Mentre una band sta suonando in una piazza di Ōsaka, improvvisamente, un uomo corre sul palco, prende il microfono e inizia a cantare una canzone. All’inizio, il pubblico è indispettito dal suo gesto, ma appena sente la sua voce, non può che restare meravigliato dal suo talento. Kasumi si interessa all’abilità canora dello sconosciuto, così decide di lasciarlo lavorare nel loro studio. Così, egli diventa il cantante del gruppo, ma ben presto la situazione si complica a causa della sua perdita di memoria. La pellicola ha riscosso grande successo e ha vinto i premi per Miglior Attore e Miglior Sceneggiatore al Fantasia International Film Festival del 2015!

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L’Associazione Takamori dispone di un ampio database di sottotitoli italiani per film giapponesi a cura dei membri dell’associazione stessa. Per ulteriori informazioni, contatti e collaborazioni:

Indirizzo di posta elettronica: info@takamori.it

 

Lakeside Murder Case (2004)

Cineteca JFS!

Anche questa settimana l’Associazione Takamori vi fa compagnia raccontandovi un nuovo film. Quello che vi presentiamo oggi è Lakeside Murder Case, del 2004, diretto da Aoyama Shinji, e basato sul romanzo di Higashino Keigo, uno dei maestri del giallo-poliziesco.

Tre famiglie alloggiano in un cottage vicino ad un lago, dove i loro figli stanno studiando intensamente per entrare in una prestigiosa scuola privata, con l’aiuto di un tutor. Una notte, però, l’amante di Namiki Shunsuke viene ritrovata morta in una stanza, e sua moglie confessa di averla uccisa. Da questo momento, tutti vengono catapultati in un orribile e impensabile incubo.

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Kamome Diner (2006)

Kamome Diner, かもめ⻝堂
(Giappone, 2006)
Regia: Ogigami Naoko
Cast: Katagiri Haiki, Kobayashi Satomi
Genere: commedia, slice of life
Durata: 102 minuti

 

“Una persona triste è triste in qualsiasi Paese.”

Kamome Diner, letteralmente “La locanda del gabbiano”, è un film della regista
giapponese Ogigami Naoko. È basato sul romanzo omonimo di Mure Yōko,
che ha scritto la sceneggiatura del film insieme alla regista. Nella ventottesima
edizione del Yokohama Film Festival è stato il quinto classificato.
Il film racconta la storia di Sachie, una donna giapponese che vive a Helsinki,
dove ha appena aperto una locanda in cui serve cibo tipico giapponese, in
particolare onigiri. Il locale rimane vuoto per parecchio tempo, finché non fa il
suo ingresso colui che diventerà il primo habitué, un giovane ragazzo
finlandese appassionato di manga e cultura giapponese. Poco a poco entrano
in scena i diversi personaggi, tra cui Masako, una donna giapponese il cui
bagaglio è stato perso dalla compagnia aerea con cui ha viaggiato. Dopo
qualche esperimento Sachie riesce a riempire la locanda, conquistando anche i
più diffidenti clienti finlandesi.
Se nella prima parte del film i toni sono malinconici, dovuti alla difficoltà
iniziale della protagonista ad ambientarsi in un Paese straniero, la nostalgia
viene poi sostituita dal sentimento d’amicizia che lega i personaggi. Lo
spettatore è portato a riflettere su tematiche come il potere curativo del cibo
e la transculturalità dello stesso, la creazione di legami con persone di
nazionalità diverse e la capacità di reinventarsi quando la vita presenta delle
sfide.
I personaggi sono caratterizzati con così tanta cura da sembrare quasi reali, e
l’attenzione per il dettaglio nella scenografia fa desiderare allo spettatore di
essere uno degli affezionati clienti del locale.

Il film è stato girato in un bar finlandese che è stato riarredato per l’occasione,
ma nelle vicinanze si trova il ristorante Kamome, un locale simile a quello della
storia, meta popolare per i turisti giapponesi a Helsinki.

 

— recensione di Giorgia Caffagni.

 

Pale Moon (2014)

Regia: Daihachi Yoshida

Cast: Miyazawa Rie, Ikematsu Sōsuke, (Kobayashi Satomi, Ōshima Yūko , Ishibashi Renji)

Genere: Drammatico, Thriller

Durata: 126 min

Lingua: giapponese

 

Pale moon, (紙の月 – Kami no Tsuki) è un film del 2014 basato sull’omonimo romanzo di Kakuta Mitsuyo.

Ambientato nel Giappone degli anni Novanta post scoppio della bolla speculativa, la protagonista Umezawa Rika, è un’impiegata quarantenne di una banca. Un giorno incontra il nipote di un cliente, Hirabayashi Kōta, con cui intraprenderà una relazione extra-coniugale.

All’inizio della loro relazione, Kōta le confida di avere un debito a causa delle tasse universitarie e che quindi non riuscirà a proseguire gli studi. Rika, volendo aiutare il ragazzo decide di prestargli dei soldi e per farlo manometterà una pratica bancaria del nonno. Da quel punto in poi Rika inizierà a falsificare diverse pratiche bancarie per rubare soldi che utilizzerà per pagare capi pregiati, regali e hotel di lusso.
In questo modo Rika riesce a colmare quel vuoto che si era creato nella sua vita, dato anche dal fatto che il marito, troppo preso dal lavoro, non le presta attenzione arrivando a trasferirsi in Cina per affari.
Con il passare del tempo Rika perde la percezione del valore del denaro, sperperandolo nei modi più disparati.

Il personaggio di Rika si sente limitato nel suo guadagno e costantemente sminuito dal punto di vista economico dal marito che senza pensare all’impegno che lei pone nel suo lavoro le chiede di trasferirsi con lui a Shanghai. Dunque, Pale Moon propone una visuale interessante del sentimento di libertà che prova Rika una volta scoperto come manomettere le transazioni di denaro dei clienti, ma, se in un primo momento lo spettatore capisce i motivi che la spingono a compiere tali azioni, notando l’escalation di truffe, non può fare a meno di provare irrequietezza e disagio.

Pale Moon vince l’Audience Award al 27° Tokyo International Film Festival, mentre Miyazawa Rie vince diversi premi tra cui quello per migliore attrice al 39° Hochi Film Awards del 2014.

 

— recensione di Aurora Maceri.

Tenten (2007)

Cineteca JFS!

Anche questa settimana l’Associazione Takamori vi fa compagnia raccontandovi un nuovo film. Quello che vi presentiamo oggi è Tenten, del 2007, diretto da Miki Satoshi.

Il film è basato sul romanzo originale di Fujita Yoshinaga, vincitore del 125esimo Naoki Prize. La storia di Tenten si concentra su Takemura Fumiya, uno studente senza amici né famiglia, che conduce una vita senza ambizioni. A causa di un debito di 800.000 yen, un giorno, un uomo di nome Aichirō Fukuhara piomba in casa sua per chiedergli i soldi. Ma Fumiya non può pagare, così il signor Fukuhara fa una proposta: il debito sarà cancellato a patto che il giovane attraversi Tokyo con lui, per accompagnarlo alla stazione di polizia di Kasumigaseki, dove vuole confessare un crimine di cui si è pentito. Così inizia il loro viaggio insieme, tutt’altro che rapido e diretto, caratterizzato da interessanti conversazioni.

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