Egoist || Far East Film Festival 25

Regia: Matsunaga Daishi
Durata: 120 minuti
Attori principali: Suzuki Ryōhei, Miyazawa Hio, Agawa Sawako
Anno: 2022 

Tratto dall’omonimo romanzo semi-autobiografico di Takayama Makoto, Egoist è il titolo della nuova pellicola firmata Matsunaga Daishi, che si presenta sul palcoscenico della venticinquesima edizione del Far East Film Festival con un film rivoluzionario e dall’impatto travolgente.

La storia ruota attorno alla relazione omoerotica tra Kōsuke, trentenne redattore di successo, e il suo personal trainer, Ryūta. Nonostante il successo in ambito lavorativo, che gli consente di condurre uno stile di vita ricco sia sotto il profilo economico che delle relazioni umane e sociali, Kōsuke soffre sin da bambino una solitudine dovuta al vuoto che la morte di sua madre gli ha lasciato. Il suo background rurale lo ha portato a costruirsi una robusta corazza, nella quale imprigiona la sua identità, ma l’arrivo improvviso e inaspettato di Ryūta, giovane personal trainer assunto personalmente da Kōsuke, determina un profondo cambiamento nelle vite di entrambi. Sin dal primo allenamento nasce una relazione imperniata su un prolungato contatto fisico, che diviene sempre più frequente, intrigante e intenso, a tal punto da culminare in un ardente e passionale coinvolgimento sessuale. E proprio il lungo tempo di ripresa di questa dimensione carnale dipinge uno dei tratti fondamentali del film; i prolungati baci, le carezze con cui i protagonisti si esplorano a vicenda e le erotiche penetrazioni costituiscono una netta cesura rispetto alle precedenti produzioni LGBTQ+ mainstream dell’industria cinematografica giapponese, dove l’aspetto fisico delle relazioni omosessuali trovava uno spazio minimale, per consentire la visione anche a un pubblico eterosessuale.

Proprio questo momento cruciale nelle vite dei protagonisti segna il primo punto di rottura della storia che caratterizza questo straordinario film: ad un tratto, Ryūta molla improvvisamente Kōsuke, rivelandogli di essere un gigolò sin dalla sua prima adolescenza, per sostenere la madre sola e in precarie condizioni economiche e di salute. Kōsuke riesce, però, a dare una svolta alla sua vita, fornendogli un sussidio mensile sufficiente a mantenere sia la madre che Ryūta stesso, gesto che porterà quest’ultimo a riscoprire il significato e l’importanza dell’avere un nucleo familiare, nella sua vicenda personale messo a soqquadro, invece, sin dalla sua infanzia.

La pace, l’armonia e la felicità della ormai matura e consolidata relazione tra i due personaggi principali, però, porta a uno sviluppo scioccante e inaspettato; è qui che l’accezione del titolo – più sfuggente di quanto appaia – viene fuori. Emerge il dubbio sulla vera natura delle azioni di Kōsuke e su quanto essa giochi un ruolo fondamentale nel determinarne il loro significato.

In una regia caratterizzata da pochi intermezzi musicali, inquadrature dinamicamente incentrate sui volti e sui corpi dei personaggi, con dialoghi brevi e concisi pieni di impeto e di sentimento, Egoist tratteggia la volontà del regista di dimostrare come una relazione apparentemente fuori dagli schemi affondi le radici in nuclei dell’esperienza umana in cui ognuno di noi può potenzialmente rispecchiarsi. Il film, dunque, fornisce un importante spunto di riflessione su quanto le nostre esperienze quotidiane possano portare a complessi e contraddittori sviluppi del nostro modo di agire, di sentire e di vivere, facendolo in un modo straordinariamente e splendidamente autentico.

Swallowtail Butterfly || Far East Film Festival 25

Ageha in una scena del film

Regia: Iwai Shunji
Data di uscita: 14 Settembre 1996

Swallowtail Butterfly, pellicola giapponese del 1996, diretta dall’eclettico Iwai Shunji ha trovato spazio come retrospettiva al Far East Film Festival 25.

Si tratta di un’opera impegnativa che esplora diverse tematiche sociali, politiche ed economiche del Giappone degli anni ’90.
Anni difficili per un Giappone che si trova proprio al centro della crisi economica più disastrosa che il paese avesse mai sperimentato fino a quel momento; l’esplosione della bolla immobiliare del 1991 che causò l’inizio di una pesante stagnazione economica.

La trama racconta la storia di un gruppo di personaggi che si incontrano e si uniscono in un quartiere multiculturale di una Tokyo distopica, dalla forte presenza di immigrati cinesi, chiamato ento 円都 (Yentown).
Quest’ultimo è un nome assegnato dalla popolazione immigrata alla città grazie alla forte valutazione dello Yen che è diventato la moneta più costosa al mondo attirando attorno a sé chiunque sia in cerca di fortuna per poi ritornare nel proprio paese da uomo ricco.
La popolazione locale però li chiama entō 円盗 (yentowns), gioco di parole dal significato ostile in quanto composta dal kanji di “ladro”; vengono così trattati con disprezzo e ostilità, sono considerati come una minaccia alla stabilità sociale a causa della loro appartenenza a gruppi minoritari.
La storia ruota intorno a una ragazza di sedici anni (Ito) la cui madre è appena morta. La ragazza viene passata da persona a persona fino a quando non viene presa in carico da una prostituta cinese di Entō di nome Glico, che le dà il nome di Ageha (in giapponese significa coda di rondine). 
Sotto la cura di Glico, Ageha inizia una nuova vita.

Il film affronta temi come la discriminazione, la povertà, l’emarginazione sociale, l’immigrazione, la globalizzazione e il rapporto tra la cultura giapponese e quella straniera.  In particolare, la pellicola riflette sull’importanza della comunità e della solidarietà in un mondo sempre più individualista e alienante.
Presenta un’immagine critica della società giapponese e dei suoi valori, mettendo in luce le difficoltà e le sofferenze delle persone che sono ai margini della società. 
Il modo crudo ma al contempo affascinante con cui viene raccontato ha contribuito a rendere l’opera un capolavoro avente un forte impatto sulla cultura giapponese suscitando negli spettatori dibattiti sulla condizione dei gruppi emarginati nella società giapponese contemporanea.

Swallowtail Butterfly è un film estremamente visivo e musicale, con una colonna sonora composta da Kobayashi Takeshi che ha contribuito a rendere la pellicola un vero e proprio cult.
L’opera vanta inoltre una fotografia straordinaria curata da Shinoda Noboru che grazie all’utilizzo di una camera a mano regala velocità ad ogni scena dando la sensazione che la pellicola sia in costante movimento.
La regia di Iwai Shunji è complessa ed elegante, con un’attenzione particolare ai dettagli e alla psicologia dei personaggi.

In definitiva, Swallowtail Butterfly è un film complesso, stimolante e attuale che offre una visione realistica e provocatoria della società giapponese degli anni ’90 e che invita il pubblico a riflettere sulle sfide del nostro tempo e sulla necessità di trovare soluzioni innovative e collaborative per superarle.

Tsukamoto Shin’ya Parte 2 || Akushon! – I Registi di JFS

Bentrovati! Questa è Akushon! La rubrica di Associazione Takamori sui registi giapponesi. Oggi vi parliamo di Tsukamoto Shinya.

Se volete approfondire meglio la filmografia di Tsukamoto Shinya continuate a seguirci per scoprire di più sulle opere menzionate nel video di oggi.
A presto!

House of the Hummingbird || AFS Spring 2023

L’Associazione Takamori è lieta di presentare House of the Hummingbird, la prossima pellicola in proiezione per Martedì 18 Aprile al cinema Rialto di Bologna!

House of Hummingbird è un dramma del 2018 diretto da Bora Kim.
Nel 1994 Eun-Hee, ragazza di quattordici anni che ama disegnare, si sta preparando per entrare al liceo. Viene abusata dai genitori, insieme alla sorella, però trova conforto nella nuova insegnate Ms. Kim, che la aiuterà e la guiderà in questo periodo difficile della sua vita.

Per acquistare i biglietti cliccate qui o visitate il sito web di circuitocinemabologna.it

Vi aspettiamo!

Tsukamoto Shin’ya Parte 1 || Akushon! – I Registi di JFS

Bentrovati! Questa è Akushon! La rubrica di Associazione Takamori sui registi giapponesi. Oggi vi parliamo di Tsukamoto Shinya.

Se volete approfondire meglio la filmografia di Tsukamoto Shinya continuate a seguirci per scoprire di più sulle opere menzionate nel video di oggi.
A presto!