Giappone Misterioso || Castroreale Mystery Festival

L’associazione Takamori è lieta di invitarvi al Castroreale Mistery Festival, terza edizione del festival del giallo e del noir che si terrà in P.zza Pertini – Castroreale (ME) nei giorni 21/22/23 Luglio 2022.

In particolare, il 22 Luglio alle ore 20:00, per l’evento Giappone Misterioso, verranno presentati i gialli La locanda del gatto nero e Fragranze di morte di Yokomizo Seishi, tradotti dal professor Francesco Vitucci per Sellerio Editore.

A seguire potrete visionare gli ulteriori eventi, le date e gli orari nelle locandine qui sotto.

Vi aspettiamo in numerosi!

Piercing – Murakami Ryū || Recensione

Autore: Murakami Ryū

Titolo originale: Piasshingu (ピアッシング)

Editore: Atmosphere Libri

Traduzione: Gianluca Coci

Edizione: 2021

Pagine: 208

Se c’è un elemento fondante della narrativa di Murakami Ryū, questo è senza dubbio il desiderio di fuggire dalle convenzioni sociali, la necessità di evadere dalla cultura di massa. Allo stesso modo, i suoi personaggi sentono il bisogno di scappare dal quotidiano e dall’ordinario, un bisogno che ha un’urgenza che è pari ai bisogni sfrenati di un maniaco omicida. La fuga dalla opprimente normalità viene realizzata tramite la violenza, tramite situazioni degradanti e depravate che confluiscono in quella che è stata definita una “narrativa del male”. Questi personaggi, a disagio in una società tediosa, tranquilla e conformista, fanno dell’esplorazione della perversione una ricerca della loro identità più autentica, una individualità che si può raggiungere tramite ciò che la società stessa considera tabù.

Durante la stesura di Piercing, l’autore ha fatto ricerche e ha intervistato ragazze operanti nel settore del sadomaso, riuscendo a dare una realtà e un’umanità ai personaggi fuori dall’ordinario. Murakami ha trovato in loro una propulsione anti-società incredibilmente affascinante, legata ai traumi infantili che molte di queste ragazze avevano vissuto e che le avevano portate al sadomaso come una sorta di “terapia”. Infatti, per Murakami, anche di questo si tratta: una terapia, un gioco tra il dominante e il dominato, che nel sistema di ruoli permette di andare alla ricerca di qualcosa di “oltre”, una speranza per il futuro.

Così, conosciamo Kawashima Masayuki, un uomo come tanti con una carriera di tutto rispetto, innamorato di sua moglie e preoccupato che la sua amata figlia neonata possa soffrire, come lui, di disturbi del sonno. Così, in una notte come tante in cui la osserva dormire, si rende conto di non poter più reprimere un oscuro bisogno, quello di trafiggerla con un punteruolo. Terrorizzato all’idea di far del male alla propria figlia, decide di sfogare questa sua pulsione con pragmaticità e razionalità, ovvero uccidendo una prostituta senza farsi scoprire, salvaguardando così la sua famiglia. I suoi piani verranno tuttavia stravolti quando la prostituta che ha ingaggiato si rivelerà essere una masochista con tendenze suicide che avrà una crisi proprio nel momento peggiore.

Piercing ci pone innanzi a un presupposto inusuale per un thriller psicologico: e se non ci fosse solo UN personaggio con disturbi psichici? Basta questo per ribaltare l’archetipo di questo genere di narrativa, creando mille combinazioni date dalle interazioni delle idiosincrasie delle menti (anormali? Diverse? Malate?) dei protagonisti. Dove li porterà il loro incontro? A una fine truculenta o alla salvezza?

L’altro interrogativo che genera questo romanzo è su quanto i protagonisti siano effettivamente colpevoli. Entrambi hanno subito dei traumi che li hanno resi ciò che sono. Da un certo punto di vista, il protagonista Kawashima cerca di fare la scelta più responsabile e razionale, incanalando le sue pulsioni verso una vittima “esterna” piuttosto che alla famiglia. I personaggi di Piercing sono quindi, a conti fatti, delle persone “normali”, e ciò che hanno vissuto loro non è accaduto invece a noi solo per uno scherzo del destino. Murakami vuole sottolineare come non si tratti di eccezioni: chiunque abbia avuto una infanzia come la loro potrebbe ritrovarsi nei loro panni.

— Recensione di Chiara Coffen

Il libro dei morti di Orikuchi Shinobu | Arcipelago Giappone – Luni Editrice

L’associazione Takamori e’ lieta di presentarvi la nuova collana Arcipelago Giappone della casa Luni Editrice, che apre al lettore una nuova dimensione nella quale ogni opera, proposta in traduzione dalla lingua giapponese originale, è un’esperienza letteraria orientata verso il Giappone moderno e contemporaneo nella sua complessità.
La line-up iniziale della collana comprende Labirinto d’erba di Izumi Kyōka, La maledizione di Oiwa e altri racconti di Tanaka Kōtarō e Il libro dei morti di Orikuchi Shinobu, che introduciamo oggi in questo articolo.

Traduzione e curatela: Alessandro Passarella
Postfazione e glossario: Alessandro Passarella
Numero di pagine: 192
ISBN: 9788879848145

IL LIBRO:

Giappone, VIII secolo. Un morto si risveglia nel proprio tumulo ma non riesce a ricordare chi fosse stato in vita.
L’unico legame che lo trattiene in questo mondo è il ricordo di una donna.
Nel frattempo, una giovane di nobili natali fugge nella notte inseguendo una visione luminosa apparsale sulla sommità di un monte.
In questo romanzo modernista, impressionistico e inquietante, il Giappone dell’antichità riemerge dalle tenebre del tempo con la gravità
sacrale di un mondo in cui il mistero faceva ancora parte della vita.

La vicenda della giovane protagonista diventa l’occasione per guidarci alle scaturigini stesse di ogni letteratura, dove i temi universali della vita, dell’amore e della morte tornano a pulsare della primordiale vitalità dei miti.

L’AUTORE:

Orikuchi Shinobu (Ōsaka, 1887 – Tōkyō, 1953) fu un etnologo, poeta e romanziere i cui interessi si concentrarono principalmente sulle origini più antiche del folklore nazionale.

Non c’è dubbio che la sua attività di ricerca, culminata nei monumentali Studi sull’antichità (1929-1930), abbia profondamente plasmato la visione contemporanea del popolo giapponese sul proprio passato premoderno, influenzandone fortemente l’arte e la letteratura. Tracce della sua ricerca si riscontrano in opere quali Il mare della fertilità di Mishima Yukio e 1Q84 di Murakami Haruki, dove la visione di un mondo permeabile a dinamiche invisibili contigue al quotidiano è forse il lascito più duraturo che Orikuchi ci ha lasciato.

Per altre informazioni riguardo il libro vi invitiamo a visitare la pagina web dedicata sul sito della casa editrice, accessibile premendo qui; per avere ulteriori informazioni riguardo la collana, invece, vi invitiamo a visitare la relativa pagina web premendo qui.
Vi ricordiamo che nelle prossime settimane usciranno altri due articoli riguardanti la collana Arcipelago Giappone, quindi seguiteci sui social per non perdervi tutte le novità !


Collana Arcipelago Giappone – Luni Editrice:

La collana Arcipelago Giappone apre al lettore una nuova dimensione nella quale ogni opera, proposta in traduzione dalla lingua giapponese originale, è un’esperienza letteraria orientata verso il Giappone moderno e contemporaneo nella sua complessità.
Un accurato apparato di note e postfazioni guida il lettore in questo lungo viaggio, in cui ogni opera è unica e al tempo stesso, anche specchio delle altre.
Ne risulta un ampio affresco di generi e concetti che sorprendono tanto per la loro originalità quanto per le profonde, imprevedibili analogie con correnti letterarie di respiro mondiale.

Collana diretta da Francesco Vitucci
Comitato Scientifico (Arcipelago Giappone)
Paolo La Marca, Stefano Lo Cigno, Alessandro Passarella, Bonaventura Ruperti, Marco Taddei, Francesco Vitucci

Al Salone Internazionale del Libro di Torino (34ª edizione) | Takamori

La 34esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino si è aperta con una notevole affluenza da parte di un pubblico decisamente partecipativo, segno di un’ottima ripresa post-pandemia.

Quest’anno vede la pubblicazione e la presentazione delle nuove tre opere edite da Luni Editrice per Arcipelago Giappone, collana diretta da Francesco Vitucci.
Si tratta di Labirinto d’erba di Izumi Kyōka, Il libro dei morti di Orikuchi Shinobu, entrambi a cura di Alessandro Passarella e La maledizione di Oiwa e altri racconti di Tanaka Kōtaro a cura di Stefano Lo Cigno.
Per le tre opere, sono disponibili sul nostro sito web takamori.it degli articoli di approfondimento, dove troverete anche i link alle relative pagine sul sito di Luni Editrice.

Abbiamo avuto il piacere di vedere numerose nuove pubblicazioni di letteratura giapponese edite da Atmosphere con un comparto molto interessante di nuovi autori.
L’ippocampo inoltre ci ha regalato un’esposizione di alcuni Torī circondati da bambù che costeggiavano lo stand nel quale venivano esposte nuove pubblicazioni a tema Giappone, una tra le quali; Imperatore del Giappone excursus in versione manga della storia dell’Imperatore Hirohito.

Vari eventi di traduzione si sono tenuti lungo le giornate del salone, alcuni dei quali aventi ospiti del calibro di Erri De Luca ed altri aventi come tema principale proprio la traduzione odierna dal giapponese.

Le nostre impressioni per il salone di quest’anno si concludono qui; per rimanere costantemente aggiornati vi invitiamo a seguirci sui canali social dell’Associazione Takamori… A presto !

Incontro sul libro Un serpente di giugno | 30 Maggio – Biblioteca Salaborsa Bologna

L’associazione Takamori vi invita a partecipare all’incontro sul libro Un serpente di giugno, scritto da Tsukamoto Shin’ya e tradotto da Francesco Vitucci, che si terra’ in data 30 Maggio, alle ore 18:00, presso la Biblioteca Salaborsa (Sala della Musica, piazza Nettuno, 3 Bologna).

In una metropoli del Giappone investita dai monsoni, Rinko conduce un’esistenza inappagata, inchiodata a una vita senza sesso col marito Shigehiko, molto più vecchio di lei e ossessionato dalla pulizia domestica. Tra loro, la passione è ormai sepolta sotto anni di abitudine. Ma l’arrivo di una busta con delle foto che ritraggono Rinko in atti di autoerotismo rivoluziona l’esistenza della donna. Il misterioso fotografo vuole costringerla a dare sfogo a fantasie sessuali che lei ancora non sa di avere e a prendere coscienza del proprio desiderio. Persa ogni inibizione, Rinko cede alle richieste del suo ricattatore e finisce per trovare in quel vortice di erotismo una dimensione terapeutica. E il bacio finale tra Rinko e il marito, primo e ultimo contatto fisico in questa storia dove l’eros è tutto mentale, diventa la trasgressione estrema di due corpi che tornano a sfiorarsi.

  • Lunedì 30 maggio alle 18 in Sala Conferenze Francesco Vitucci parla del libro di Tsukamoto Shin’ya insieme a Gino Scatasta
  • L’incontro è realizzato in collaborazione con Marsilio editori
  • Ingresso gratuito
  • Una volta raggiunta la capienza massima consentita non sarà possibile entrare e sostare in piedi.
  • Anche se non è più obbligatorio, per entrare in biblioteca e per partecipare alle attività raccomandiamo ancora l’uso della mascherina (chirurgica o FFP2).

Per maggiori informazioni riguardo l’evento vi invitiamo a visitare la pagina dedicata sul sito della Biblioteca Salaborsa, visitabile premendo qui.

Continuate a seguirci, anche sui nostri profili social, per rimanere sempre aggiornati sulle future novita’ riguardanti l’associazione Takamori… A presto !