Questa è Akushon, la rubrica dei registi di JFS. Seguiteci!
Bloody Spear at Mount Fuji (血槍富士, Chiyari Fuji) girato nel 1955 è un film in bianco e nero ambientato nel periodo Edo. Il samurai Sakawa Kojūrō è in viaggio verso Edo con i suoi due servitori Genta e Genpachi. Kojūrō è un padrone gentile, ma il suo carattere cambia totalmente quando consuma alcol. Sulla strada incontrano molte persone diverse: una cantante itinerante con il suo bambino, un padre che porta la figlia Otane a prostituirsi, un pellegrino, un poliziotto alla ricerca di un noto ladro e Tōzaburō, l’uomo sospetto su cui l’ufficiale ha messo gli occhi. Genpachi, il portatore di lancia, è seguito anche da un ragazzo orfano di nome Jirō che vuole diventare un samurai. Il film segue dunque le vicende di Kojūrō e dei suoi servitori che si intrecciano con quelle degli altri personaggi, seguite dalle varie peripezie e scontri per arrivare a un finale spiacevole, in particolare per il piccolo Jirō.
A Hole of My Own Making (自分の穴の中で, Jibun no ana no nakade) è un film drammatico del 1955. Tra costruzioni infinite e il rumore degli aerei, una famiglia il cui padre è morto si disintegra lentamente. Mentre la figlia Tamiko lotta contro i tentativi della matrigna Nobuko di darla in sposa all’incurante medico Ihura, il fratello Junjirō, costretto a letto, soffre per l’ex moglie Keiko, che lo ha lasciato per un altro uomo. Sebbene Ihura sia più interessato a Nobuko, ha una relazione di breve durata con Tamiko, che a sua volta si preoccupa solo del futuro status sociale e finanziario di Ihura. Seguono gli scontri tra la matrigna e i figliastri per quanto riguarda l’eredità e, infine, una sorprendente e amara rivelazione a Tamiko da parte del padre.
The Mad Fox è un film del 1962 È basato su un’opera bunraku del 1734. È noto per l’uso dell’estetica bunraku e kabuki, tra cui il joshikimaku (un tipo di sipario), le maschere, i costumi e i colori molto saturi, una rottura rispetto ai precedenti lavori di Uchida. Il Monte Fuji erutta, ricoprendo il cielo di un’inquietante tonalità rossa. Temendo un cattivo presagio, l’imperatore chiede consiglio all’astrologo Yasunori. Prima che Yasuhori possa recarsi a Edo e fornire le sue previsioni, viene brutalmente assassinato, lasciando dietro di sé un’eredità incerta.
I suoi due apprendisti, Yasuna (Hashizo Okawa) e Doman (Shinji Amano), pretendono entrambi di ereditare il suo titolo. La narrazione prosegue coinvolgendo negli affari umani di un gruppo di kitsune, spiriti volpi mutaforma molto popolari nel folklore giapponese.
A Fugitive from the past è un film giapponese del 1965. È un giallo basato sul romanzo Kiga Kaikyo (1962) di Tsutomu Minakami. Tre rapinatori fuggono con il bottino di una rapina, ma durante la fuga due di loro vengono uccisi dall’altro. I loro corpi vengono ritrovati sulla riva dopo un disastro marittimo, ma un poliziotto, Yumisaka (Junzaburō Ban), si insospettisce perché non figurano tra i passeggeri. Il rapinatore superstite Inukai (Rentaro Mikuni) viene ospitato da una prostituta, Yae (Sachiko Hidari). In cambio, il rapinatore le dà una grossa somma di denaro e lei può iniziare una nuova vita. Il poliziotto segue Yae a Tokyo sulle tracce del rapinatore, ma lei si rifiuta di collaborare con lui. Successivamente la vicenda prende una brutta piega fino ad arrivare al finale tragico.
E con questo siamo giunti alla fine del nostro approfondimento su Uchida Tomu. Vi aspettiamo tra due settimane con un nuovo regista con Akushon!
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